Vangelo di Marco 16,6
“L’ANGELO DISSE LORO: NON ABBIATE PAURA! VOI CERCATE GESU’ NAZARENO, IL CROCIFISSO. E’ RISORTO NON E’ QUI”
(Marco 16,6)
L’evento della Risurrezione di Gesù è la verità di fede fra le più importanti del Cristianesimo. Gesù stesso nel corso della sua missione in Palestina, più volte ha parlato della sua Risurrezione; così è stato quando parlò del segno di Giona (vedi Mt.12,40); una seconda volta quando disse che avrebbe ricostruito il Tempio distrutto in tre giorni: (vedi Gv.2,18-22) e anche agli Apostoli per tre volte parlò della sua Morte e Risurrezione (vedi Mc. 8,31, 9,31; 10,33-34).
– Al Calvario, sulla quella Croce, Gesù ha combattuto l’ultima sua battaglia e quando sembrava che i suoi carnefici avessero in mano la vittoria, Gesù, con la sua morte e Risurrezione, ha aperto le porte del Paradiso. Quella cruenta morte in Croce, è diventata una sorgente di vita.
- LE APPARIZIONI di Gesù Risorto
L’evento della sua Risurrezione, Gesù lo ha confermarlo con sue apparizioni a più persone:
- E’ apparso alla Maddalena (vedi Gv.20,11-18); Ad alcune donne che lo conoscevano bene (vedi Mt, 28,1-10); ai discepoli di Emmaus (vedi Lc.24,13-35); Una prima volta agli Apostoli nel Cenacolo (vedi Lc.24,36-43): poi ancora ai Discepoli, con presente Tommaso (vedi Gv.20,24-29), per la terza volta agli Apostoli sul lago di Tiberiade (vedi Gv.21,1-14); e ancora agli Apostoli in Galilea (vedi Mt.28,16,17); apparve poi a più di 500 fratelli e a San Paolo (vedi 1 Cor.15,4-8). Negli Atti degli Apostoli si legge che Gesù Risorto apparve per quaranta giorni (vedi Atti.1,3). Queste testimonianze sono per tutti una storica e preziosa conferma.
Per questa sofferta morte e gloriosa Risurrezione, con semplicità esprimiamo un atto di fede e di Amore al Risorto dicendo: Gesù, credo e ti voglio bene, tanto bene, tutto il bene possibile;
- Sono risorto e sono con voi
La gioia che la solennità della Pasqua suscita nel cuore dei credenti, è data anche da un prezioso dono che Gesù offre a tutti: Sono risorto e sono con voi. Questa verità l’abbiamo davanti ai nostri occhi, è la Presenza di Gesù nell’Eucaristia. Il Risorto non ci lascia soli nel cammino che stiamo facendo qui sulla terra. Se siamo obbedienti alla sua Parola, se abbiamo una vera fede nel Risorto, Gesù stesso ci concede la grazia di vivere in un clima di vera pace e di grande serenità. Gesù Risorto ha nelle sue mani tante Grazie e ci sostiene con la potenza del suo Amore; l’importante è avere da parte nostra un cuore aperto. Quando invece siamo ripiegati e fermi sui tanti problemi che la vita comporta, allora diventa difficile alzare la mente alle cose di lassù, pensare alle cose di lassù e quindi sperimentare la gioia del Risorto.
- Come vivere la presenza del Risorto?
Nella vita è cosa buona conoscere certe verità e particolari insegnamenti, ma ciò che conta è mettere in pratica quello che ci viene suggerito. La preziosa verità della Risurrezione di Gesù, va accolta e vissuta in termini concreti, non basta l’atto di fede. Come cristiani, dobbiamo fare il possibile per vivere la presenza del Risorto. Ogni persona ha un suo modo di procedere nella vita, ma per tutti è importante riuscire a vivere quello che si crede. Ecco alcune indicazioni:
- Essere e vivere in Grazia di Dio. Il peccato infatti oscura ogni realtà soprannaturale, ma anche ogni forma di vita cristiana superficiale, sia nelle parole che nelle azioni, va evitata.
- Con il demonio non si dialoga. Non dare spazio a eventuali dubbi sulla Presenza di Gesù; quello che Lui ha detto: “sono con voi tutti i giorni”, va creduto in tutta la sua concretezza.
- Non aspirare a locuzioni o visioni particolari; ciò che conta è una vita semplice, in obbedienza alla volontà di Dio e un compimento del proprio dovere fatto con onestà e competenza.
- Non devono mancare atti di carità verso il prossimo e di scelte all’insegna della povertà.
Maria che ha vissuto a Nazareth la presenza di Gesù con il suo delicato e intenso Amore di mamma, conceda anche a noi di vivere uniti a Gesù Risorto, come il tralcio alla Vite.