Meditando Matteo 2,1
” NATO GESU’ A BETLEMME DI GIUDEA,
AL TEMPO DI ERODE” (Matteo 2,1)
La nascita di Gesù, è un evento storico, datato, che nessuno potrà mai cancellare: A Betlemme di Giudea, al tempo di Erode, è nato dal grembo di Maria il piccolo Gesù: ” il Verbo Incarnato”.
In quella notte è apparsa una Luce che per sempre rischiarerà il cammino dell’umanità. Sappiamo che Il peccato purtroppo, ha oscurato il mondo, ma Gesù ha offerto la sua vita per riportare la luce, una Luce che nessuno mai potràoscurare.
Oggi, quando una persona cade in peccato mortale, entra nell’oscurità; non è la Luce che viene meno, ma è la persona che si allontana dalla Luce e come conseguenza perde l’orientamento, sbaglia strada e complica enormemente la vita per sé e per le persone che sono vicine.
Un dono per il quale dobbiamo la massima riconoscenza nei confronti di Gesù, è che fintanto che saremo sulla terra, sarà possibile, con il Sacramento della penitenza, ritornare alla Luce.
- Una Luce che genera vita
Noi sappiamo che senza la luce del sole, non potremmo vivere e neppure la natura senza la luce del sole porta i suoi frutti. La luce del sole è quindi una realtà indispensabile per la vita.
L’Epifania, è la festa di Colui, che non solo illumina il mondo con la sua Parola, ma che genera la vita. Privati dalla presenza di Gesù, tutto inaridisce; mentre vivendo la piena comunione con Lui, la vita spirituale fiorisce e matura fino al giorno in cui avrà la pienezza del suo essere in Dio. Questo è il progetto che Dio Padre ha voluto per noi, suoi figli, e che ha pienamente realizzato nel tempo, con il dono della Incarnazione di Gesù. La Celebrazione della festa della Epifania, mette in evidenza questo dono.Come cristiani quindi, è nostro dovere fare tutto il possibile per evitare ciò che impedisce di essere illuminati e fecondati da questa Luce Divina.
- Un cammino verso la Luce
La nostra vita, è un lungo cammino, per costruire insieme qualcosa che dura per sempre.
Noi abbiamo un cammino da fare verso una meta ben precisa: la persona di Gesù. Tutti siamo chiamati, in modi e maniere diverse, a compiere questo camminino. “Alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adoralo” (v.2). Dio sa bene come raggiungere il cuore degli uomini e illuminarli sul cammino che devono fare. Il problema, è nelle singole persone poiché, a causa del peccato, si crea in loro una incapacità di sentire e di vedere.
Non spetta a noi giudicare gli altri, quello che invece personalmente dobbiamo fare, è evitare con tempestività e in modo radicale, persone o cose che soffocano la voce della coscienza.
Una terapia efficace per arrivare ad essere sensibili alla voce di Dio, è il silenzio! E’ vero che siamo assaliti da tanti problemi e difficoltà da superare, ma è pur vero che se vogliamo fare bene un certo lavoro, non possiamo lasciarci distrarre da cose secondarie. Anche solo il fatto di guidare la macchina, oggi con un traffico così intenso, se non stiamo veramente attenti, rischiamo di fare del male a noi e agli altri. Qualche volta dobbiamo avere la forza e il coraggio di lasciare ciò che in qualche modo ci fa perdere l’attenzione alla persona di Gesù.
- “Una Luce che ci attende“
I Magi hanno visto un segno nel cielo e hanno affrontato un cammino impegnativo, fino ad arrivare a raggiungere lo scopo del loro viaggio. Oggi, tocca a noi mettersi nella condizione di raggiungere quello che per tutti è necessario e indispensabile e cioè, la presenza di Gesù. Maria e Giuseppe non si aspettavano certamente di essere visitati da questi personaggi; noi, invece, abbiamo la grazia di essere attesi da Colui che vogliamo incontrare. Un canto religioso così dice; “Incontrarti Gesù e parlare con Te, questo è il dono più grande che c’è”.
Gesù, con bontà e una pazienza infinita, ogni giorno desidera vederci, desidera parlarci, desidera portarci a conoscenza di tante cose belle e importati che riguardano la vita spirituale e la vita che ci attende: il Paradiso. La sua è un’attesa vera; non perdiamo altro tempo in cose secondarie, ma affrontiamo con gioia e con fede la strada che abbiamo davanti per arrivare a quella sorgente di Luce di Amore. Chiediamo a Maria, che ci aiuti a superare le difficoltà che possiamo trovare in questo cammino e per le mani di Maria offriamo al bambino Gesù il nostro cuore, il nostro amore e il proposito di essere sempre obbedienti alla sua Parola.