Meditando Matteo 15,28
“ALLORA GESU’ LE REPLICO’: DONNA, GRANDE E’
LA TUA FEDE! AVVENGA PER TE COME DESIDERI,
E DA QUELL’ISTANTE SUA FIGLIA FU GUARITA”
(Matteo 15,28)
Un giorno, una donna Cananèa, venuta a sapere della potenza di Gesù, dei miracoli che compiva e della sua misteriosa missione, decise di andare da Lui per chiedergli la guarigione di sua figlia. Tremante, si avvicinò e quasi gridando disse: “Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio” (v.22). E’ interessante il fatto, che pur non essendo una persona che faceva parte del popolo di Israele, abbia chiamato Gesù con il titolo di “Figlio di Davide”; questo vuol dire, che lei sapeva di essere in qualche modo alla presenza non solo di un profeta come tanti altri, ma del Grande atteso. Sul momento, Gesù, sembrava che non volesse ascoltarla e quindi non ha preso in considerazione la sua richiesta; essa però, insisteva con grande forza, al punto che i discepoli implorarono Gesù dicendo: “Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando! Egli rispose: Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa di Israele” (v.23). La Cananèa però non si scoraggiò, per cui di nuovo “Si prostrò dinanzi a Lui, dicendo: aiutami! Gesù, forse per mettere alla prova la sua fede, le disse:“Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. La Cananèa con umiltà, accettò di essere considerata come un cagnolino e allora rispose a Gesù dicendo: “Eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni” (v.27). Gesù vedendo in lei un cuore sincero, umile ed un fede vera, disse: “Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri. Da quell’istante sua figlia fu guarita” (v.28). Ecco le condizioni indispensabili per ogni cristiano: l’umiltà, come virtù che ci porta ad avere coscienza dei nostri limiti e delle nostre fragilità, e poi la piena fiducia nella persona di Gesù, trascendente e immanente, in tutto quello che ha detto, in tutto quello che ha fatto e continua a fare, nella Chiesa.
- La perseveranza
Quando ci mettiamo in preghiera e abbiamo la grazia di stare in Adorazione di Gesù solennemente esposto, è importante avere un primo momento di raccoglimento per entrare in “sintonia” con Lui; si tratta cioè di prendere coscienza della sua Presenza e della possibilità che ci offre di avere un momento di intimità particolare. E’ importante favorire questi momenti col silenzio e con l’ascolto e non interromperli con le preghiere che normalmente facciamo.
Sull’esempio della Cananèa è bene poi che la supplica sia perseverante. Noi non conosciamo che cosa effettivamente sia necessario per la nostra vita e neppure possiamo pretendere, che la Grazia che chiediamo ci venga concessa sul momento; ma come la Cananèa è importante avere fede e quindi la certezza che “Nulla è impossibile a Dio” (Lc.1,37). Gesù infatti, ha concesso il miracolo della guarigione della figlia proprio perché ha visto in lei tanta fede dicendolo apertamente: “Donna, grande è la tua fede”. E’ sempre la fede che ottiene il miracolo, che però il Signore concede quando e come Lui ritiene giusto e che giovi veramente per noi.
- Un Amore universale
Dio ama l’umanità intera. Ogni persona è preziosa per Lui. Il fatto della Cananèa, conferma la universalità dell’Amore di Dio. E’ un dato di fatto, che non tutte le persone che sono nel mondo, abbiano la possibilità di conoscere Gesù, la sua Parola, tutto quello che ha fatto per la salvezza dell’umanità e tutto quello che ogni giorno continua a fare per la sua Chiesa, questo ci fa capire che se il “terreno è buono”, se le persone sono in buona fede, come si usa dire,Il Signore interviene per strade diverse, concedendo anche a loro di essere un giorno salvati. Quello che conta, è avere un cuore aperto alla verità. La Cananèa, forse, non ha mai incontrato nessuno che l’abbia aiutata a conoscere Gesù, ma il suo cuore era aperto e sensibile ai certi valori spirituali e quindi è stata favorita da quell’azione straordinaria della Grazia che l’ha portata, un giorno, ad incontrare Gesù in persona. Dobbiamo stare attenti ad esprimere giudizi anche su persone che sono lontane da Gesù, proprio perché non sappiamo quale sia la storia del loro passato. Maria da sempre ci esorta a pregare anche per chi è lontano dal suo Figlio Gesù, perché ogni persona si converta e sia raggiunta, un giorno, dalla potenza del suo Amore.