Meditando Giovanni 1,11
“VENNE FRA I SUOI, E I SUOI NON LO
HANNO ACCOLTO” (Gv.1,11)

Ogni anno celebriamo il mirabile e misterioso evento della nascita di Gesù. Purtroppo i nostri limiti umani non ci permettono di contemplare con gli Angeli, la meraviglia, la bellezza di quel bambino e la gioia e lo stupore di Maria e di Giuseppe. Ugualmente così come siamo, uniamoci oggi a tutti gli Angeli del cielo per esprimere la gioia, la Lode e un particolare ringraziamento per il prezioso dono della Incarnazione del Verbo. Questo è undonoche il Padre ha voluto per la salvezza dell’umanità. Solo in Paradiso avremo la possibilità di comprendere, il miracolo di Gesù, che pur essendo Dio da sempre, in un momento ben preciso della storia, ha unito alla sua natura Divina la natura umana. Questa è una verità che noi accogliamo con gioia nella fede. Noi siamo per ora, come i bambini che si trovano in mano oggetti preziosi, ma che non li sanno apprezzare e valutare per quello che effettivamente sono. Venga presto il giorno in cui saremo in grado di prendere coscienza della Incarnazione di Gesù. Comunque quello che oggi possiamo fare è immergersi in questo mistero d’Amore, e con umiltà unirsi al cuore di Maria e di Giuseppe per Adorare, Ringraziare, e Amare tutto quello che è riassunto e contenuto nella realtà di Gesù vero Dio e vero uomo.
- “I suoi non l’anno accolto“
Viviamo in un mondo che è quello che è, ma dispiace però che la realtà storica di Gesù, Verbo Incarnato, rimanga per molti uomini ancora sconosciuta e per altri non accolta. Non dobbiamo giudicare gli altri, ma cerchiamo noi stessi di essere persone che testimoniano la preziosa Grazia del Santo Natale. Oggi cosa possiamo fare per migliorare la testimonianza, che come Cristiani dovremmo dare sulla presenza di Gesù e per quello che ha fatto e continua per noi?
> Un primo passo da compiere, è vivere le nostre giornate in Grazia di Dio e chiedere tempestivamente la Confessione nel caso di qualche mancanza grave.
> Proporre e guidare la Novena del Santo Natale, anche con letture che possono aiutare la nostra fede nel Bambino Gesù. Molto bello se questo potesse avvenire nelle stesse famiglie.
> Nella giorno di Natale oltre alla santa Messa della notte, saper trovare durante la giornata del tempo per Adorare Gesù, presente in quell’Ostia Consacrata e solennemente esposto nelle tre Cappelle di Adorazione perpetua che abbiamo in Prato.
> Annunciare, con più coraggio, la realtà dell’evento storico della Verbo Incarnato, anche se qualche volta possiamo essere derisi o comunque rifiutati.
> Far sentire la festa del Santo Natale, con semplici e decorose decorazioni ma non manchi qualche opera di carità concreta e significativa. Alcune famiglie hanno avuto la buona idea di invitare al pranzo del Natale un povero o una famiglia povera.
> Non pensiamo al risultato di quello che possiamo fare, oppure non fare, ma essere certi che Gesù stesso saprà ricompensare generosamente ogni azione che avremo fatto per onorarlo e per avere aiutato, proprio nel giorno di Natale, persone o famiglie in difficoltà.
- La testimonianza dei pastori
Per Maria, che era prossima al parto, non è stato possibile trovare nel paese di Betlemme un alloggio minimamente adeguato al caso. Gli Angeli, dopo aver annunciato a dei pastori il grande evento della nascita di Gesù, gli dissero anche: “Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia” (Lc.2,12). Fa riflettere molto questa situazione di cosi grande povertà. I pastori, che socialmente erano degli emarginati, hanno accolto senza esitazioni il particolare annuncio e per primi, ebbero la grazia di vedere nella realtà di un bambino Gesù,Verbo incarnato. Certamente molti abitanti di Betlemme avrebbero potuto contemplare per primi la nascita del Salvatore, ma il velo della paura e dell’egoismo li ha esclusi da una grazia così grande. Purtroppo anche oggi, per la paura di esporsi troppo, o di perdere qualcosa dei propri beni, molte persone perdono la grazia di incontrare Gesù e da Lui ricevere quei tesori che solo la persona di Gesù può concedere. Incontrare Gesù è incontrare la vita. Lontani da Gesù, la vita spegne. Che Maria ci aiuti vivere il Santo Natale, come giorno di particolare intimità e di concreta esperienza dell’Amore di Gesù bambino, vero Dio e vero uomo.