Commento al Vangelo Giovanni 6,51
” IO SONO IL PANE VIVO DISCESO DAL CIELO” (Gv.6,51)
Molte persone, dopo aver visto i grandi miracoli che Gesù aveva compiuto, erano ansiose di incontrarlo ancora e lo trovarono a Cafarnao nella Sinagoga. Quel giorno Gesù parlando nella Sinagoga, disse: “in verità, in verità vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perchè avete mangiato di quei pani e vi siete saziati, datevi da fare non per un cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna, e che il Figlio dell’uomo vi darà” (vv. 26-27). Quella predicazione però fu motivo di molte discussioni, perchè Gesù apertamente ha anche dichiarato che quel cibo che dura per la vita eterna è il suo Corpo e il suo Sangue.uela predicazion e Quella aaaaaQuQuhhhhhhhhhhhhh
Ora noi non siamo chiamati a discutere sulle parole di Gesù, cosi forti e sconvolgenti, ma sappiamo che quello che Lui ha detto a Cafarnao, poi lo ha confermato nell’ultima cena con gli Apostoli, istituendo il Sacramento dell’Eucaristia. Allora “Prese il pane rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: Questo è il mio Corpo, che è dato per voi: fate questo in memoria di me. E dopo aver cenato fece lo stesso con il calice dicendo: questo calice è la nuova alleanza nel mio Sangue, che è versato per voi,” (Lc.22,18-20). Questo è il grande Mistero che ogni giorno il Sacerdote celebra sull’altare con tutti i suoi fedeli.
- “Io sono il Pane vivo disceso dal cielo“
Un giorno a Cesarea di Filippo, Gesù ha chiesto ai suoi discepoli: “La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?” Le risposte furono varie, ma poi Gesù disse loro:” Ma voi, chi dite che io sia?”. Soltanto Pietro ha risposto dicendo: “Tu sei il Cristo il Figlio del Dio vivente” (Mt. 16,16). Pietro ha risposto bene, ma Gesù gli fa capire che non era farina del suo sacco. La cosa interessante è che Gesù in diverse altre occasione si è presentato con immagini altamente significative, una fra queste è quando disse: “Io sono il Pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io vi darò è la mia carne per la vita del mondo” (Gv. 6,51). Questo è Gesù per noi. Questo è il segno concreto dell’Amore che ha per ogni singola persona: un Amore, non espresso con semplici parole, ma con atti concreti, e che possiamo dire veramente eroici.
- La nostra risposta
La Chiesa ha istituito la festa del “Corpus Domini” per rendere solennità a un miracolo d’Amore di Gesù così straordinario. Ogni cristiano, ha però il dovere di dare la propria personale risposta all’Amore di Gesù: il primo gesto da compiere, è fare tutto il possibile per vivere in obbedienza ai Comandamenti del Signore. e così pure ad ogni esortazione che abbiamo dai Vangeli. Particolarmente efficace è una esortazione che Gesù propone a tutti: “Rimanete nel mio Amore” (Gv.15,9).
Quanta delicatezza, quanta profondità, quanta spiritualità è racchiusa in questa esortazione. E’ la voce del Maestro che indica la strada per raggiungere una vera maturità cristiana; è il cuore di Gesù, che si apre per accoglierci così come siamo.
- Il nostro atto di fede
La realtà della Santa Eucaristia è così preziosa che esige da noi una profonda adesione; un atto di fede totale, un atto di fede che sia “un SI, punto e a capo”.
Maria ci aiuti ad avere una fede forte e perseverante, nella Santa Eucaristia.