Commento al Vangelo di Matteo 4,1
“ALLORA GESU’ FU CONDOTTO NEL DESERTO, PER ESSERE TENTATO DAL DIAVOLO” (Matteo 4,1)
Gesù è Dio da sempre, ma anche vero uomo per aver assunto, nel tempo, la natura umana nel grembo di Maria. In quanto uomo Satana lo ha raggiunto con la sua terribile astuzia e per tre volte lo ha messo alla prova. Questa volta, però, il demonio non ha trovato pane per i suoi denti. Alla terza tentazione, quando addirittura gli chiese di essere “adorato”, Gesù ha risposto con un comando fermo e severo: “Vattene, Satana! Sta scritto infatti: il Signore, tuo Dio, adorerai: a Lui solo renderai culto” (v.10). Insidiosa è stata la prima e la seconda tentazione, ma la terza ha raggiunto il limite ed è stato allora che Gesù ha risposto con tutta la sua autorità: “Vattene, Satana”! Significativo è per tutti questo intervento di Gesù, nel voler condannare con parole forti ogni tentazione e, in particolare, quella di mettersi ai piedi di Satana per adorarlo...
- Il peccato dell’idolatria
Viviamo in un periodo storico dove purtroppo molti uomini e molte donne piegano le loro ginocchia davanti agli idoli. Le persone che si allontanano da Dio, da sole si privano di tutto l’Amore e di tutta la forza che soltanto Dio è in grado di concedere. Entra allora in azione Satana, che offre, come sostituzione al vuoto che prima o poi sperimentano queste persone, l’offerta di tre idoli assai pericolosi: il denaro, il potere e il piacere. All’inizio questi idoli vengonoconsiderati appetitivi, ma con il tempo sfociano in forme di egoismo, di ingiustizie, di cattiverie; privano le persone di quella gioia e serenità che è propria delle persone che vivono in grazia di Dio.
- Il dono del “libero arbitrio”
Il fatto che anche Gesù sia stato tentato da Satana, praticamente è una conferma che tutti siamo soggetti alla malefica azione del demonio. Questo non deve generare in noi forme di ansietà o di paure, perchè il Signore non permetterà mai di essere tentati sopra le nostre forze. E’ importante e necessario renderci conto di come ci dobbiamo comportare quando siamo assaliti da cattive tentazioni. Noi tutti abbiamo un dono che non sempre prendiamo in considerazione; si chiama libero arbitrio. Questo vuol dire che noi creature umane, abbiamo la facoltà di dire SI oppure NO a certi richiami al male. Ogni insistenza di Satana si allenta e finisce se il vero cristiano pronuncia un NO fermo e irrevocabile alla tentazione. L’importante è che la decisione sia totale, non tentennante o parziale. Questa è la forza che il Signore ci concede; questo è il “libero arbitrio”.
- Siamo fragili
La virtù della povertà è avere coscienza di essere persone limitate e fragili. Noi, non siamo in grado di conoscere tutto ciò che esiste e che succede; così pure non siamo confermati in Grazia, ma possiamo cadere in peccato. Non dobbiamo dimenticare questa realtà del nostro essere. Viviamo quindi con piena fiducia nell’aiuto che Gesù è sempre pronto a concedere a coloro che, con animo sincero, a Lui chiedono aiuto e sostegno nei momenti della tentazione.
Maria ci aiuti a respingere con fermezza, ogni disobbedienza a suo figlio Gesù.