Commento al Vangelo di Matteo 24, 39
“NON SI ACCORSERO DI NULLA FINCHE’ VENNE IL DILUVIO E TRAVOLSE TUTTI. COSI’ SARA’ ANCHE LA VENUTA DEL FIGLIO DELL’UOMO” (Matteo 24,39)

La storia ha un suo valore. Sarebbe importante per tutti non dimenticare facilmente quello che è avvenuto nei tempi passati, per evitare di cadere negli stessi errori. Purtroppo, non è così! Anche ai tempi di Noè, le persone di tutti i ceti, “Mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti” (vv. 38-39). Oggi dobbiamo stare attenti perchè non sappiamo che cosa può succedere da un giorno all’altro. Camminiamo in un campo minato e non c’è sicurezza per nessuno. Anche chi vive una vita fondata sul denaro, sul potere e sul piacere, non può sperare di essere risparmiato.
- La roccia di salvezza
È significativo quello che si legge nel Vangelo, quando Gesù parla della casa fondata sulla roccia e di un’altra fondata sula sabbia (cf. Mt. 7,24-27). La Roccia è per noi Gesù, il Verbo incarnato, il prezioso dono che il Padre ha dato per la salvezza dell’umanità. È con fermezza e con tempestività che tutti siamo chiamati a mettere le radici della nostra vita sulla vera Roccia. Questo affidamento e quindi questa obbedienza a Gesù, non deve essere però né formale, né parziale. Alcune persone, si illudono che per salvarsi basti una certa devozione a Gesù, avere rispetto della sua persona, non offenderlo con dei peccati. Questo non basta! Fondare la vita su Gesù, Roccia di salvezza, significa stabilire con Lui un sincero dialogo, avere momenti di ascolto della sua Parola e con perseveranza metterla in pratica. In particolare, coltivare e vivere una intima comunione con Lui, che si dichiara per noi come Lo Sposo (cfr Mt.9,15). Dobbiamo quindi passare da una devozione verso Gesù a una vera e pura relazione con Gesù.
- “Perciò anche voi tenetevi pronti” (v.44).
I buoni propositi, se non diventano realtà, non hanno significato. Oggi Gesù apertamente ci dice; “Anche voi tenetevi pronti perchè, nell’ora che meno immaginate, viene il Figlio dell’uomo” (v.44). Viene Gesù per un resoconto della nostra vita; vorrà vedere come abbiamo impiegato i talenti che ci ha dato e come abbiamo impiegato il tempo nel corso della vita. Sarà un momento di gioia per chi si è comportato bene e ha fatto sempre il proprio dovere. Non sarà così, per coloro che hanno vissuto una vita nel peccato e mai hanno voluto accettare l’invito alla conversione. Per loro saranno giorni di paura e terrore.
- Un buon proposito
La vita è preziosa e quindi non dobbiamo aspettare tempo per un cammino che sia positivo e fecondo in tutti i sensi. Ecco allora un buon proposito per dare subito al nostro cammino una buona direzione. Vivere in Grazia di Dio. Vivere la presenza di Gesù, Perdonare e amare il prossimo. Compiere opere ci carità. Fare in modo che la preghiera sia fatta bene, non in modo recitativo, ma sia vissuta come dialogo intimo e personale con Gesù. Sempre efficace è la Parola di Dio, che sia letta bene, con calma e soprattutto accolta e creduta in tutti i suoi contenuti. Stiamo attenti a non dare spazio ai dubbi, perchè sono come funghi velenosi per la fede.
Che Maria ci tenga le mani in capo e ci scuota se manchiamo di fedeltà.