Commento al Vangelo di Marco 9,43
“E’ MEGLIO PER TE ENTRARE NELLA VITA MONCO, CHE CON DUE MANI ANDARE NELLA GEENNA, NEL FUOCO INESTINGUIBILE” (Marco 9,43)
Gesù, un giorno, facendo riferimento alla necessità di evitare ogni scandalo, soprattutto in riferimento ai bambini, ha parlato apertamente del premio o del castigo che ci attende dopo la morte. La prima considerazione da fare è che con la morte terrena la vita non finisce. Gesù parla di “Vita” per chi si comporta bene, e di “Geenna” per chi ha vissuto nel peccato e, in particolare, per chi ha scandalizzato dei bambini. Viene così confermata, dalla parola autorevole di Gesù, la realtà del Paradiso e la realtà dell’inferno. Coloro che dubitano o addirittura che negano queste due realtà, si convinceranno quando saranno davanti al Signore, ma allora non sarà più possibile rimediare. Non lasciamoci ingannare dall’astuzia del demonio e dai falsi profeti.
- La strada per il Paradiso
Quello che sarà domani, lo stiamo costruendo nella vita quotidiana, giorno dopo giorno. Nel Paradiso che ci attende, avremo la grazia di sperimentare pienamente cosa vuol dire essere amati da Dio, un Amore che rende la vita così intensa, da non desiderare altro. In Paradiso, comprenderemo tutta la preziosità di quel “Tesoro” nascosto, cioè della vita di Gesù, che sulla terra con fatica e con tanti limiti riusciamo a conoscere. In Paradiso, avremo la possibilità di esprimere tutta la potenzialità del nostro essere persone fatte a immagine e somiglianza di Dio.
In Paradiso, ci aspetta quindi una vita vissuta in tutta la sua potenzialità. Quello che conta, è vivere ora in modo da meritare quel premio. La strada che dobbiamo percorrere, è quella che Gesù stesso ci ha insegnato; “Questa è la vita eterna: che conoscano te l’unico vero Dio, e Colui ha mandato, Gesù Cristo” (Gv.17,3). Anche un dottore della Legge ha chiesto a Gesù: “Cosa devo fare per avere la vita eterna? Gesù rispose: cosa sta scritto nella Legge?…Fa questo e vivrai” (Lc.10,25-28). Quindi, Gesù, ci dice chiaramente che per raggiungere il Paradiso, dobbiamo osservare tutti i Comandamenti e avere piena fiducia, cioè vera fede in Dio Padre, in Gesù e nello Spirito Santo e ogni giorno, evitare il male e fare il bene.
- La realtà dell’inferno
Fanno impressione le parole di Gesù che parla dell’inferno: la Geenna, come “Fuoco inestinguibile” (v.43). Non sono necessarie tante considerazioni per capire questo; quello che dobbiamo dire, è che si tratta di un grande tormento e che sarà per sempre. Gesù ci esorta a fare tutto il possibile per evitare una tale condanna, fosse anche necessario tagliare una mano o un piede. Dobbiamo considerare seriamente quello che Gesù suggerisce e non rimandare a domani quello che possiamo ancora fare. Mettiamo in atto tutta la nostra buona volontà nel vincere la terribile tentazione del demonio, che nega, ciò che poi lui stesso disperatamente vive. Siamo sempre in tempo a liberarci dalle sue mani.
Maria ci aiuti a raggiungere il Paradiso e a non cadere in quel fuoco inestinguibile.