Commento al Vangelo di Marco 16,5
“ENTRATE NEL SEPOLCRO, VIDERO UN GIOVANE, SEDUTO
SULLA DESTRA,VESTITO DI UNA VESTE BIANCA, ED EBBERO PAURA” (Marco 16,5)
Le prime persone ad aver ricevuto l’annuncio della Risurrezione di Gesù, furono Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Salome le quali, dopo aver comperato oli aromatici per ungere il corpo di Gesù, “Di buon mattino, il primo giorno della settimana vennero al sepolcro al levare del sole” (vv.1-2). Il loro primo pensiero fu su come avrebbero potuto togliere la pietra che chiudeva il sepolcro. “Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande” (v.4). Questo primo fatto suscitò in loro una certa emozione; quando poi entrarono nel sepolcro, la paura si trasformò in una grande sofferenza perchè non videro più il corpo di Gesù, ma “Videro un giovane, seduto alla destra, vestito di una vesta bianca, ed ebbero paura” (v.5). Quel giovane disse loro: “Non abbiate paura! Voi cerate Gesù il Nazzareno, il crocifisso. E’ risorto, non è qui. Ecco il luogo dove lo avevano posto” (v.6).Questo è stato il primo annuncio del grande e mirabile evento della Risurrezione di Gesù. Quelle donne, in quel momento, erano come folgorate da questa apparizione, soprattutto delle parole misteriose, pronunciata da quel giovane: “E’ risorto. Non è qui”!
- Una missione
Paura, stupore e meraviglia si alternavano nelle due Marie e in Salome e subito si domandavano cosa dovessero fare, ora, in quel momento. Fu quel giovane a illuminare le loro menti sulla missione che dovevano compiere: “Egli disse loro: andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: Egli vi precederà in Galilea. Là lo vedrete come vi ha detto” (v.7). Comprensibile è stata l’emozione e il timore per quanto avevano visto e sentito, ma subito le tre donne hanno accettato il comando; con ansia e gioia nel cuore si sono incamminate per compiere la missione ricevuta: annunciare il fatto della Risurrezione di Gesù agli Apostoli. Questa è la missione che ogni Cristiano dovrebbe compiere, senza perdere tempo e con fermezza. parlare a tutti della Risurrezione di Gesù. A poco servirebbe lo stupore e il tremore per questo miracoloso evento; quello che serve, è superare ogni forma di disagio per annunciare a tutti la verità di fede che caratterizza il Cristianesimo.
- Essere testimoni
In forza del Battesimo che abbiamo ricevuto, siamo chiamati a vivere quello che si crede. Certamente, il primo atto da compiere, è essere noi stessi a credere con fermezza, senza perdere tempo in vane e dannose discussioni, la verità che dobbiamo annunciare. Con l’aiuto dello Spirito Santo, allontanare ogni titubanza e vivere, nel profondo del nostro essere, la gioia per la Risurrezione di Gesù. Maturato bene il nostro atto di fede, cogliere ogni occasione opportuna, per testimoniare ai fratelli che incontriamo, il grande e miracoloso evento del Risorto. Per questa missione, abbiamo anche la grazia di compiere il nostro cammino non da soli, ma con la presenza del Risorto, che ci assicura dicendo: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt.28,20). Esprimiamo ogni giorno, il nostro più sincero ringraziamento, per una Presenza così rassicurante.
Maria, la nostra cara mamma, ci aiuti ad essere dei veri testimoni del Risorto.