Commento al Vangelo di Marco 10,5
“GESU’ DISSE LORO: PER LA DUREZZA DEL VOSTRO CUORE MOSE’ SCRISSE PER VOI QUESTA NORMA” (Marco 10,5)

Le famiglie, anche nei tempi antichi, hanno sempre trovato difficoltà nel loro cammino. Essendo un problema molto complesso e delicato, un giorno alcuni Farisei si sono avvicinati a Gesù per metterlo alla prova chiedendogli: “E’ lecito a un marito ripudiare la propria moglie? Ma Egli disse loro: Che cosa vi ha ordinato Mosè? Dissero: Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio” (vv.2-4). A questo punto, Gesù ha dato una ferma e severa risposta alla loro provocazione: “Per la durezza del vostro cuore Mosè scrisse per voi questa norma” (v.5). Gesù ha fatto capire che è stata una scelta forzata precisando che la causa principale è stata proprio “La durezza del vostro cuore”. Gesù ha poi concluso dichiarando apertamente che all’inizio della creazione Dio ha fatto le cose perbene. “L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto” (v. 9). Queste parole dovrebbero essere ascoltate e messe in pratica.
- La durezza del cuore
Come Gesù sapientemente ha detto, certe separazioni avvengono perchè il cuore si è indurito. E’ facile essere occupati e preoccupati dai tanti problemi che la vita terrena comporta; ciò che manca, è la preghiera. Troviamo il tempo per cose non sempre necessarie e non per la preghiera, per la Messa, per la Confessione, per il Santo Rosario. Se il tralcio si stacca dalla Vite, praticamente finisce per essere tagliato e gettato nel fuoco. Gesù è stato molto chiaro in merito: “Senza di me non potete fare nulla”. Gesù non cambia, è buono, ma fermo nelle sue dichiarazioni.
- Il rimedio possibile
Ora che siamo in cammino sulla terra, è un dovere per tutti cercare di impostare la vita in obbedienza alla volontà di Dio. Qual è allora la strada da percorrere per evitare quella durezza di cuore di cui si parla ? Ecco qualche indicazione:
– Come prima cosa, dobbiamo avere la certezza che la conversione sia sempre possibile; il demonio tende a scoraggiare le persone che hanno peccato.
– Con umiltà, bisogna trovare il coraggio di confessare bene e integralmente le mancanze fatte, avendo la ferma intenzione, di non cadere negli stessi errori.
– Una volta in Grazia di Dio, é importante consolidare il cammino, invocando lo Spirito Santo, con l’apposita Sequenza; poi, leggere e meditare la Parola di Dio.
– Un buon proposito è leggere ogni girono un capitolo del Vangelo, iniziando dal Vangelo di Matteo. Successivamente, Marco, Luca, e Giovanni.
– Non deve mai mancare una supplica alla nostra cara Mamma celeste con la preghiera del Santo Rosario, meditato bene, facendo attenzione ai vari misteri.
– “La fede senza le opere è morta in sé stessa” (Giac. 2,17). Ogni giorno ci dovremmo chiedere: che cosa ho fatto, oggi, per il mio prossimo?
– Conserviamo la coscienza che sempre siamo amati da Dio; non siamo ancora Santi, ma grazie al Battesimo ricevuto, siamo veramente figli di Dio. E’ importante credere nell’Amore che il Padre, Gesù e lo Spirito Santo, hanno oggi per noi.
Affidiamoci a Maria la nostra Mamma, che ci aiuti ad essere come Gesù ci vuole.