Commento al Vangelo di Luca 2,46
“DOPO TRE GIORNI LO TROVARONO NEL TEMPIO, SEDUTO FRA I DOTTORI, MENTRE LI ASCOLTAVA E LI INTERROGAVA” (Lc. 2,46)
La vita di Gesù “Verbo incarnato” è importante conoscerla in tutti i suoi particolari; certamente il primo e grande fatto straordinario è stato il momento della sua Incarnazione, cioèquando oltre alla sua natura Divina, Gesù ha assunto nel grembo di Maria la natura umana. Interessante poi da conoscere sono tutti gli anni che Gesù ha vissuto a Nazareth, senza essere conosciuto per quello che effettivamente era. Quel periodo di trent’anni viene chiamato il Vangelo mai scritto. A dodici anni avviene il fatto in cui, senza che Maria e Giuseppe si fossero accorti, è rimasto solo a Gerusalemme. Dopo tre giorni di ansiosa ricerca, viene ritrovato e Maria, come mamma, ebbe una comprensibile osservazione verso Gesù: “Figlio, perché ci hai fatto questo? (v.46). Gesù ha risposto facendo capire che la sua era una missione che doveva compiere come persona Divina.
- Ascoltava e interrogava i dottori della Legge
Il mirabile evento di Gesù trovato nel tempio di Gerusalemme mentre ascoltava e discuteva con persone che erano considerate i grandi maestri della Legge, ha suscitato stupore in tutti gli ascoltatori. Non era possibile che un adolescente fosse in grado di parlare, discutere e addirittura interrogare persone che erano ritenute i dottori della Legge. I presenti rimasero meravigliati della saggezza che dimostrava in un’età così immatura. Questo è stato un momento in cui Gesù ha rivelato quello che era veramente e cioè non solo uomo, ma Dio da sempre.
Un fatto così straordinario ha messo in evidenza anche quale grande umiltà Gesù abbia dimostrato negli anni passati in quel piccolo paese di Nazareth. Solo Maria e Giuseppe hanno vissuto con fede e con grande gioia lo svolgersi della vita del loro Gesù, che sapevano vero uomo, ma Dio da sempre. Oggi dovremmo anche noi vivere con gioia e con fede questa manifestazione di Gesù. Quello che è mancato ai maestri del Tempio è stata l’umiltà di non accettare che un giovane fosse in grado non solo di ascoltare certe discussioni ad alto livello spirituale, ma che fosse anche in grado di mettere alla prova loro stessi con domande difficili. Non viene detto il contenuto di queste domande, ma certamente, per essere state fatte a persone cosi importanti, dovevano riguardare problemi del mondo soprannaturale.
- Una famiglia esemplare
Non per un anno, ma per trent’anni la famiglia di Maria, Giuseppe e Gesù, è stata considerata come tutte le normali famiglie di quel paese. Il lavoro, le normali faccende di casa, la fedele frequenza alla Sinagoga nel giorno di sabato, la convivenza con le persone del luogo e quindi l’osservanza di tutte le regole del vivere civile di ogni comunità umana. Questa normalità vissuta da una persona che non era di questo mondo, è stato il miracolo da tutti sconosciuto in quei giorni.
La preziosa testimonianza di Maria e di Giuseppe, è per noi oggi un forte richiamo ad accogliere con fede ciò che umanamente non si comprende, ma che rivela il grande evento di Gesù che continua nel tempo l’opera di salvezza per l’umanità.
Maria, ci aiuti a vivere con fede la presenza di Gesù che cammina con noi.