Commento al Vangelo di Luca 12,20
“DIO GLI DISSE: STOLTO QUESTA NOTTE STESSA TI SARA’ RICHIESTA LA TUA VITA E QUELLO CHE
HAI PREPARATO DI CHI SARA’? (Luca 12,20)
Un pò tutti siamo vittime delle nostre fragilità, ma non sempre sappiamo ricuperare le situazioni nel modo giusto. Il vero pericolo è credere che tutto sia ricuperabile facendo leva su quello che umanamente sappiamo fare. La storia però conferma che non siamo autosufficienti. I Santi ci dicono che: noi “Siamo fatti per Te, Signore, ed è inquieto il nostro cuore finché non riposa in Te”.
Oggi, non abbiamo ancora compreso cheil tralcio, staccato dalla Vite, inaridisce.
- La durezza di cuore
Ogni persona è libera di fare le proprie scelte. Ci sono persone che hanno la possibilità di avere denaro e beni materiali da poter vivere senza problemi e non si preoccupano minimamente di aiutare chi è in difficoltà. Gesù richiama queste persone dicendo: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita e quello che hai preparato, di chi sarà?”. Ricchi o poveri, Santi o peccatori, tutti siamo nella condizione di perdere la vita terrena da un momento all’altro. Non ci sono filosofie che tengano. La durezza di cuore di alcune persone però acceca la coscienza su verità che nessuno può negare. Esistono di fatto strade che non hanno sbocco, non favoriscono una vita serena e feconda. Purtroppo, ci sono persone radicate nel peccato,che non accettano buoni consigli.
- “Quello che hai preparato di chi sarà?
E’ naturale cercare di tenere al sicuro i beni che abbiamo. Ma dobbiamo anche imparare a vivere lasciando, cioè essere sempre disposti ad aiutare le persone che sono in difficoltà. Una eccessiva preoccupazione del domani, significa mancare di fiducia nella Divina Provvidenza. E’ vero che in tutte le cose è bene mantenere un saggio equilibrio, ma quello che si può fare oggi, è bene non rimandarlo a domani.
Non sappiamo quando arriverà il momento in cui dovremo lasciare tutto. La morte non risparmia nessuno, per cui “Quello che abbiamo di chi sarà”. E’ saggezza dimostrare, fin da ora, un certo distacco dai beni che abbiamo e fare questo preparando un testamento. Così facendo, saremo molto più sereni.
- Orizzonti aperti
Quanto sarebbe prezioso nella vita vivere con orizzonti aperti, avere cioè uno sguardo sulla vita che ci attende dopo la morte. Non lasciamoci ingannare dal maligno. Il dono della vita che Dio ci ha dato, non è limitato al tempo che possiamo vivere su questa terra, Siamo immortali, il nostro corpo è limitato e fragile, ma come “persone“, siamo chiamati a vivere la pienezza della vita oltre il tempo presente.
Questo è il terribile inganno che il demonio cerca di inculcare in tutti, Non sappiamo che ci attende una comunione con Dio e con i fratelli in un contesto di Amore ancora tutto da scoprire. Ci attende la gioia del Paradiso! Ecco perché è importante vivere il tempo che siamo sulla terra non schiavi del denaro o peggio ancora di scelte di vita che inquinano il cammino che stiamo facendo. San Paolo ci esorta dicendo; “Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, pensate alle cose di lassù e non a quelle della terra” (Col. 3,1-4).Come Cristiani, è importante essere rivolti alle realtà che ci attendono dopo la morte.
Preghiamo la nostra cara mamma, perché ci aiuti a vivere da cittadini del cielo.