Commento al Vangelo di Giovanni 21,7
“ALLORA QUEL DISCEPOLO CHE GESU’ AMAVA DISSE A PIETRO: E’ IL SIGNORE” (Giovanni 21,7)

La vera missione degli Apostoli, è iniziata nel giorno della Pentecoste. E’ lo Spirito Santo che ha dato quel “colpo d’ala” che continuerà nel tempo e per sempre. Per ora gli Apostoli erano ritornati alla pesca. All’alba di un giorno, ebbero una sorpresa: “Gesù stette sulla riva, ma non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: figlioli, non avete nulla da mangiare?” (v.5). E’ interessante il fatto che loro,non lo abbiano riconosciuto, ma Lui ugualmente li ha chiamati con un nome molto familiare: “Figlioli”. Questa è la testimonianza dell’Amore che aveva per loro. La risposta degli Apostoli fu negativa. Quella notte fu amara per loro. Gesù, allora, li ha rincuorati dicendo: “Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete” (v.6). Essi hanno obbedito a un comando che certamente non si erano resi conto da quale fonte fosse venuto. “Gettata la rete, non riuscirono più a tirala su per la grande quantità di pesci”. Il fatto fu così straordinario, che l’Apostolo Giovanni subito comprese che quel comando era venuto da Gesù e allora gridò a Pietro: “E’ il Signore”! (v.7). Senza nessuna esitazione, Pietro lo volle subito raggiungere, e così come era si gettò in mare senza perdere altro tempo.
- Gioia e stupore
Grande fu la gioia per questo improvviso incontro con Gesù, “Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra e del pane. Disse loro Gesù: portate un po’ del pesce che avete preso ora” (v.10). Fu Pietro che ben presto e molto emozionato, salì sulla barca, trasse a terra la rete che conteneva “centocinquantaquattro grossi pesci”. Sembra che siano stati presi tutti i tipi di pesce di quel lago. “Allora Gesù disse: Venite a mangiare”, praticamente i discepoli in questo gesto di Gesù, hanno vissuto il rituale dell’ultima cena.
- La triplice domanda fatta a Pietro
La conclusione di questa terza volta che Gesù-Risorto si è manifestato ai discepoli, si è conclusa con un delicato esame per Pietro. Gesù, per tre volte, gli ha chiesto se veramente gli volesse bene. Pietro, sapendo che nulla è possibile nascondere a Gesù, ha lasciato che Gesù stesso leggesse nel suo cuore, dicendo: “Signore, tu conosci tutto, tu sai che ti voglio bene” (v.17). Gesù conosce tutto del nostro essere e del nostro agire, è importante esserne consapevoli. E’ una grazia riuscire ad affidare quello che siamo e quel poco che facciamo, nelle mani di Gesù. Lui solo è in grado di vedere e valutare la nostra reale situazione.
- Ricevere e dare Amore
Quello che Gesù ha chiesto a Pietro, oggi lo chiede a ciascuno di noi. Per dare Amore è importante avere un cuore capace di ricevere Amore. Pietro, nella sua semplicità di pescatore, ha creduto in Gesù e nell’Amore che gli voleva. Caricato dal suo Amore, ha poi risposto donando Amore con tutta la sua vita, fino al giorno del martirio. Pietro ha per tre volte confermato il suo Amore a Gesù, proprio perchè si è sentito fortemente amato da Lui. Questo è il punto di partenza per ogni Apostolato: Credere nell’Amore e donare Amore. Chiediamo a Maria, il suo aiuto.