Commento al Vangelo di Giovanni 21,6
“GESU’ DISSE LORO: GETTATE LE RETI DALLA PARTE DESTRA DELLA BARCA E TROVERETE”. (Giovanni 21,6)

Gesù più volte ha dato testimonianza della sua reale Risurrezione. Per tre volte è apparso da Risorto agli Apostoli; due volte nel cenacolo e una terza volta sul lago di Tiberiade. In questo terzo evento Gesù era sulla riva del lago con un fuoco acceso e del pesce sopra da cucinare. Guardando lontano vide la barca degli Apostoli e gridò dicendo: “Figlioli, non avete nulla da mangiare? No, gli risposero. Allora disse loro: gettate le reti dalla parte destra della barca e troverete” (v.6/a). Non era quello il lato giusto in cui gettare le reti e neppure l’ora giusta, ma in obbedienza alle sue parole, “Gettarono le reti e non potevano tirarle su per la grande quantità di pesci” (6/b). Una pesca così abbondante e ottenuta in un solo momento ha fatto intuire a Giovanni che chi aveva dato quell’ordine era Gesù e disse a Pietro: “E’ il Signore” (v.7). Udito questo, Pietro si gettò subito nel lago per raggiungere con ansia Gesù. mentre gli altri portarono a riva la barca. Allora Gesù disse loro: “Portate un po’ del pesce che avete preso ora… Venite e mangiate” (vv.10-11).Grande fu la loro gioia nel vedere Gesù.
- Una domanda che fa riflettere
“Quand’ebbero mangiato Gesù disse a Simon Pietro; Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?” (v.15). Forse davvero Simone non si aspettava una domanda così delicata. Emozionato, Pietro rispose: “Certo, Signore, tu sai che ti amo”. Una risposta data con il cuore in mano, ma anche con un certo timore, non conoscendo la causa di tale domanda. Gesù lo consolò dicendo: “Pasci i miei agnelli”. Tutto sembrava riportare alla serenità, ma Gesù disse a Pietro per la seconda volta: “Simone di Giovanni, mi ami?”. Ancora più meravigliato e certamente molto emozionato, con sincerità rispose quello che veramente sentiva nel cuore: “Certo, Signore, tu sai che ti amo”. Sempre con il cuore sospeso Pietro pensava di avere finalmente aperto tutto quello che si sentiva di dire, e Gesù di nuovo lo ha rincuorato dicendo: “Pasci le mie pecorelle” (v.16). Con ulteriore sorpresa e questa volta con seria preoccupazione, per la terza volta Gesù Chiese ancora e con le stesse parole: “Simone di Giovanni, mi ami?”. Probabilmente, in quel momento, Pietro non capì e certamente non comprese il motivo per cui, per la terza volta, gli dicesse: “Mi ami?”. Quello che Pietro riuscì a dire furono parole molto sofferte, ma che non poteva esprimere diversamente: “Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo”. Gesù ancora una volta lo rincuorò dicendo; “Pasci le mie pecorelle” (v.17). Questa inaspettata interrogazione rimarrà sempre impressa nel cuore e nella mente di Pietro. Gesù ha chiesto a Pietro non saggezza umana, ma Amore. Oggi, in modi e circostanze diverse, Gesù chiede a ciascuno di noi, non grande cultura, ma se veramente gli vogliamo bene. Dobbiamo dare la nostra risposta, non con parole vuote, ma con una vita quotidiana vissuta in piena obbedienza al comandamento che ci esorta ad Amare Dio con tutto il cuore e ad amare il prossimo come noi stessi. Maria ci aiuti ad essere persone capaci di vivere la propria vita sempre come un dono.