Commento al Vangelo di Giovanni 14,9
“FILIPPO, CHI HA VISTO ME, HA VISTO IL PADRE. COME PUOI TU DIRE: MOSTRACI IL PADRE? (Giovanni 14,9)
Grazie Gesù per quello che hai fatto e continui a fare per noi singole persone e per tutta l’umanità.
Il dono di aver unito alla tua natura Divina, la nostra natura umana, è stata la condizione che ha reso possibile la nostra salvezza. Solo nell’altra vita potremo renderci conto di quanto sia prezioso ed efficace il mirabile evento della Incarnazione. “Il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv.1,14).Questo è ciò che dobbiamo meditare e annunciare alle persone che incontriamo nel nostro cammino.
“Gli disse Filippo: mostraci il Padre“
Ampia è stata la missione di Gesù qui sulla terra; feconda e tanto illuminante è stata la sua Parola su molte verità e, in particolare, riguardo al suo agire sempre in una intimità con il Padre. Questa intimità di Gesù con il Padre, certamente non fu di facile comprensione anche per gli Apostoli; ma Gesù disse loro: “Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio…Gli disse Filippo: Signore, mostraci il Padre e ci basta” (v.8). Gesù, nella sua infinita bontà e pazienza, rispose: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come tu puoi dire: mostrami il Padre? Non credi che io sono nel Padre il Padre mio è in me?” (vv.9-10). Ecco l’atto di fede che manca a noi, così come è mancato a Filippo e cioè di credere che Gesù è una cosa sola con il Padre e che il Padre si rivela in Gesù. Ritorna sempre la famosa frase di Sant’ Agostino: “Mi sono reso conto che devo credere per capire”.
- Una preziosa verità
Gesù ha confermato la risposta data a Filippo con una ulteriore affermazione: “Credete a me: io sono nel Padre e il Padre mio è in me” (v.11). Questa verità dovrebbe farci esultare di gioia. Avviene infatti che quando riceviamo la Santa Eucaristia, non è soltanto Gesù che riceviamo, ma con Lui abbiamo la Comunione con il Padre e lo Spirito Santo. E’ cosa buona allora, una volta fatta la Comunione, non lasciarci distrarre da tante cose e problematiche umane, ma meditare, contemplare e gioire per il prezioso dono che ci viene concesso di vivere un momento di intimità con l’intenso Amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
- Il volto del Padre nelle azioni del Figlio.
In forza della verità che Gesù ci ha rivelato, noi oggi possiamo vedere nelle azioni che Gesù ha compiuto e che compie nel tempo, la stessa sapienza; lo stesso Amore; la stessa Misericordia; la stessa premura e anche la stessa giustizia del Padre e quindi, anche dello Spirito Santo. Quando Gesù predica; quando Gesù compie un miracolo; quando affronta Scribi e Farisei, è il Padre che predica, che compie miracoli e che affronta Scribi e Farisei. E’ sempre un’azione Trinitaria.
Una tale condizione di vita non soltanto è preziosa, ma arricchisce spiritualmente. Tutto questo avviene non tanto per quello che noi possiamo fare, ma per la potenza Trinitaria che entra misteriosamente in atto.
Maria ci aiuti a vivre sempre nella unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.