Commento al Vangelo di Giovanni 13,34

“VI DO UN COMANDAMENTO NUOVO: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI, COME IO HO AMATO VOI” (Giovanni 13,34)
Come possiamo corrispondere al grande Amore che Gesù ha per noi? Lo possiamo fare con l’obbedienza alla sua parola, ai suoi comandi. Ecco uno dei comandi fra i più importanti che Gesù ci ha dato: “Vi do un comandamento nuovo: Che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi”. Anche a livello umano, qual è la cosa più gradita per un genitore dai propri figli? Che siano obbedienti. Quando questo avviene, nasce un clima di serenità e gioia da ambo le parti. Così, quando noi facciamo tutto il possibile per obbedire ai comandi di Gesù, Lui è contento e in noi c’è tanta gioia.
- “Un comandamento nuovo“
Gesù parla di un comandamento che ha delle caratteristiche nuove, che deve essere vissuto con uno spirito di generosità e di gratuità. Sono queste le esigenze di un vero Amore. Un’obbedienza fatta per costrizione perde molto del suo valore; quando invece viene fatta come risposta all’amore che Gesù ha per noi, allora arricchisce molto. Se l’obbedienza comporta un certo sacrifico, il valore è ancora più grande. Esemplare è il comportamento di Gesù, che per obbedienza al Padre ha vissuto fino in fondo l’offerta della sua Passione e morte in croce, valsa per la salvezza dell’umanità. Questa è la novità del comandamento: vivere un’obbedienza che comporta anche un vero sacrificio.
- “Come io ho amato voi“
Gesù, non si accontenta di poco; vuole da noi un comportamento, una obbedienza non limitata a qualche momento vissuta con parzialità, ma che si compia sul suo esempio: “Che vi amiate gli uni gli atri, come io ho amato voi” (v.34). Anche questa richiesta fa parte della novità del Comandamento. Raggiungere il livello d’Amore che Gesù ha proposto è per noi molto difficile. È possibile impegnarsi cercando di vivere un amore vicendevole; “Che vi amiate gli uni gli altri” un amore sempre aperto al prossimo che incontriamo. Un amore da vivere motivato dal fatto che siamo tutti figli di Dio; membra di una stessa famiglia, la Chiesa, motivo per cui dobbiamo evitare certe pericolose discriminazioni. Con facilità mettiamo in evidenza i limiti e i difetti del prossimo; dovremmo imparare a vedere i pregi, i valori del prossimo, sull’esempio di Gesù che ci vuol bene nonostante i nostri limiti e le nostre fragilità. Tutti sappiamo quello che Gesù ha fatto e continua a fare per manifestare concretamente l’amore che ha per noi. Basti pensare al Sacramento dell’Eucaristia, al Sacramento della Confessione, al dono della sua presenza nel cammino che stiamo facendo e al dono della sua preziosa Parola, fissata nei Vangeli.
- Una invocazione
Non è facile mettere in pratica quello che Gesù ci chiede, pertanto, è importante invocare lo Spirito Santo, che ci conceda Luce per capire e Forza per mettere in pratica il Comandamento. Come sempre però non deve mancare il nostro impegno personale e cioè una condizione di vita spirituale veramente consolidata con preghiere e opere di carità. Importante è ritagliarsi del tempo per Adorare Gesù presente nella Santa Eucaristia, un tempo che arricchisce moltissimo la nostra vita.
Viviamo con Maria la nostra obbedienza e la nostra preghiera quotidiana.