Commento al Vangelo di Giovanni 1,6
“VENNE UN UOMO MANDATO DA DIO, IL SUO NOME ERA GIOVANNI” (Gv.1,6)

Il nome Giovanni significa “dono del Signore”.
Veramente Giovanni fu un grande dono che il Signore ha concesso al suo popolo. Giovanni con l’esempio della sua vita e l’opera che ha compiuto, è stato di grande aiuto per il cammino di conversone del suo popolo. Grande fu il coraggio dimostrato nel denunciare il peccato di adulterio di Erode, che gli costò la prigionia e di seguito la crudele decapitazione.
– Il nome Battista, aggiunto al suo nome, è stato dato per indicare il compito che ha assolto come amministratore del Battesimo, con l’immersone nel Giordano.
- La preparazione nel deserto
Giovanni Battista, per prepararsi alla sua grande missione, ha vissuto un tempo della sua vita nel deserto. Fu una scelta fatta per liberarsi da tutto ciò che non serviva per un serio cammino spirituale. La scelta nel deserto fu fatta e vissuta, con un tenore di vita veramente eroico:“Giovanni portava un vestito fatto con peli di cammello, una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo era di locuste e miele selvatico” (Mt.3,4). Una tale severità l’ha voluta per liberarsi da tutto ciò che poteva impedirgli di ascoltare e seguire con fedeltà la voce dello Spirito Santo. Una scelta di vita così severa non è certo possibile per tutti, ma per importante è evitare ciò che non serve e che appesantisce il cammino spirituale.
Quante cose anche noi potremmo lasciare, mettere da parte, in quanto non così necessarie per vivere la vita in modo normale. Allora una domanda ci dobbiamo porre, soprattutto per quanto riguarda l’uso del tempo; come sappiamo gestire la giornata? Quanto tempo dedichiamo alla preghiera e alle opere di carità? Sono ventiquattro le ore della giornata. La cosa importante è riuscire a compiere, anche le attività comuni di ogni giorno, ma coscienti della presenza di Gesù che un giorno ha detto apertamente: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt. 28.20). Tutto questo non è facile per nessuno, ma non ci dobbiamo arrendere alle inevitabili difficoltà che incontriamo ogni giorno.
L’esempio di Giovanni Battista ci dovrebbe far comprendere che senza sacrificio, senza una certa severità di vita, non possiamo crescere e progredire positivamente nel nostro cammino spirituale. Tutti sappiamo che le cose belle hanno un prezzo.
- “Egli venne come testimone” (v.7)
Essere testimone di una realtà, significa comunicare e trasmettere non solo con le parole, ma con la vita, un’esperienza vissuta. Giovanni, nel tempo vissuto nel deserto, con quell’austerità che si era imposto, ha ottenuto la grazia di avere una conoscenza particolare di Colui che stava per venire e cioè il Salvatore. Giovanni “Non era la luce, ma doveva rendere testimonianza alla Luce” (v.8). Così è stato. La sua azione fu di annunciare che Gesù stava per venire e che avrebbe dato a tutti un Battesimo liberando così l’uomo da tutti i suoi peccati. Un annuncio che Giovanni dava non con semplici parole, ma con la forza spirituale che ha maturato nel deserto. Chiediamo a Gesù che ci aiuti a essere anche noi dei veri testimoni, e cioè persone che portano ai fratelli la loro bella esperienza,
Maria ci aiuti ad essere persone in grado di testimoniare Gesù ogni giorno.