Commento al Vangelo di Giovanni 1,34
“IO HO VISTO E HO TESTIMONIATO CHE QUESTI E’ IL FIGLIO DI DIO” (Giovanni 1,34)
Giovanni Battista, nel corso della sua grande missione, ebbe la grazia di vedere, preso il Giordano un segno dal cielo che confermava la presenza di Gesù, come il Salvatore. Giovanni stesso testimoniò dicendo: “Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di Lui. Io non lo conoscevo, ma proprio Colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è Lui che battezza nello Spirito Santo” (vv.32-33). La testimonianza del Battista è per tutti noi molto importante.
- Un atto di fede
Il Signore conosce bene i nostri limiti e le nostre fragilità; pertanto, ci viene incontro con segni e parole provvidenziali. Tocca a noi far tesoro dei doni che riceviamo.
La prima cosa che dobbiamo fare è non dare spazio ai dubbi che si fanno avanti come ombre nere sulle verità rivelate. E’ il demonio che fa questo, ma con il demonio non si deve dialogare! Giovanni Battista ci parla della sua esperienza al Giordano e in altre occasioni annuncia ufficialmente anche altre verità su Gesù, così quando dice: “Ecco L’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo” (v.29). Queste verità sono da meditare attentamente e da confermare con un fermo atto di fede, espresso con tempestività e senza ripensamenti.
- “Ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio“
Molto esplicita è la testimonianza del Battista, che apertamente dichiara: “Questi è il Figlio di Dio” (v.34). Questa verità della fede, se accolta in tutta la sua dimensione, genera in noi, una grande gioia, non soltanto per il valore di ciò che comporta in sé stessa, ma anche per la possibilità, che noi oggi abbiamo, di avvicinarci a Gesù e di poterlo ricevere in noi con il Sacramento dell’Eucaristia. Come possiamo arrivare a vivere questa esperienza di fede? Certamente è una grazia da chiedere allo Spirito Santo, senza il suo aiuto ben poco posiamo fare. Favoriti dall’azione dello Spirito Santo, cercare di fissare la mente e il cuore sulla persona di Gesù, che ci conferma di essere sempre con noi: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt.28,20).Una presenza viva!
- L’‘efficacia del Dialogo
La Persona di Gesù, che si è manifesta in modo visibile al Giordano, intende ora entrare in dialogo con tutti coloro che credono in Lui. La nostra preghiera dovrebbe essere un dialogo con Gesù. In questo “dialogo” lasciamo a Lui la prima parola, che con tanto Amore rivolge a ciascuno di noi: “Voi chi dite che io sia ?” (Mt.16.15). Quale è la nostra risposta? Non basta rispondere con monosillabi, Gesù vuole da noi tutto quello che sappiamo di Lui; come viviamo la sua Presenza e quali sono le difficoltà che sperimentiamo nel cammino che stiamo facendo. Forse dovremo confessare che poco sappiamo della preziosità del suo essere, del suo agire e, soprattutto, dell’Amore che nutre per noi. Gesù non si meraviglia della nostra povertà, ma almeno una cosa ci chiede: “Rimanete nel mio Amore” (Gv.15,9), il mio cuore diventi la vostra quotidiana dimora. Questo dovrebbe essere il nostro vivere da Cristiani. Chiediamo aiuto allo Spirito Santo.
Ci aiuti Maria a dialogare con Gesù.