Vangelo di Matteo 16,19
“IL SIGNORE GESU’, DOPO AVER PARLATO CON
LORO FU ELEVATO IN CIELO” (Marco 16,19)
Colui che è venuto dal Cielo, è ritornato al Cielo. In quel mirabile giorno in cui, con l’Incarnazione Gesù ha iniziato la sua missione qui sulla terra, soltanto Maria ebbe la grazia di avvertilo presente nel suo grembo. Mentre alla fine della sua missione, sul monte degli Ulivi, Gesù dopo averparlato con gli Apostoli,“mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi” (Atti 1,11).Grande fu lo stupore nell’assistere a una realtà così straordinaria e fisicamente visibile. Quasi non bastasse, “Mentre essi stavano fissando il cielo…due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto salire al cielo” (Atti 1,11-12). Timore e gioia per questo annuncio dei due Angeli, ma ora per gli Apostoli era iniziato il tempo della loro personale testimonianza, che verrà poi confermata e sostenuta con il dono dello Spirito Santo nel giorno della Pentecoste.
- Un evento carico di speranza
Con l’Ascensione, Gesù non ci ha lasciati soli; la sua Presenza, è davanti a noi in modo diverso: i nostri occhi non lo vedono, ma la sua persona, il suo Amore e la sua opera redentrice continua nel tempo. Ogni giorno Gesù ci dona la sua Parola, i Sacramenti e in modo particolare, la grazia di Celebrare l’Eucaristia, che è il Sacrificio di Gesù che continua nel tempo. L’azione di Gesù, infatti, perché é Dio, va oltre il tempo. Gesù ha davanti a sé un “eterno presente” .
Nella storia che stiamo vivendo, Gesù con la sua Ascensione al cielo, ci ha manifestato quello che un giorno sarà anche per noi, non un’Ascensione come è stata per Lui, ma una reale possibilità di entrare in Paradiso, in quella intimità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo che sarà per sempre. E’ bene riflettere su ciò che sarà al termine del nostro cammino sulla terra.
Le persone che non credono, si privano di una speranza che tanto rasserena il cuore.
- Un doveroso impegno da assolvere
Come gli Apostoli, anche noi oggi dobbiamo annunciare, alle persone che incontriamo e negli ambienti in cui viviamo, la verità che ci attende e cioè il Paradiso. Doveroso è anche testimoniare che la persona di Gesù, con la sua Ascensione al cielo ha reso la sua presenza universale, non più quindi visibile solo, come è stato, al gruppo degli Apostoli e a coloro che hanno avuto la grazia di incontrarlo durante la sua missione in Palestina; ora tutti e sempre lo possono avvicinare, dialogare e anche ricevere nella Santa Eucaristia. Se come Cristiani non facciamo il possibile per testimoniare questa grande verità di Gesù Risorto, Asceso al cielo e di ciò che ci attende al termine della vita qui sulla terra, il dono ricevuto verrà meno; mentre se con buona volontà manifestiamo la nostra gioia per la sua presenza in mezzo a noi e la speranza per ciò che ci attende, allora saremo ampiamente ricompensati.
- Essere preparati
I due uomini in bianche vesti che sono apparsi agli Apostoli al momento dell’Ascensione, hanno anche detto che: “Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto salire al cielo”. Quando sarà quel giorno, nessuno lo può sapere, una cosa é certa che questa profezia si avvererà. Siamo pronti ad accogliere Gesù? Per essere pronti, la prima cosa da fare è credere fermamente in questa profezia. Poi con serenità e con fiducia dobbiamo avere coscienza che il giorno del ritorno di Gesù potrebbe essere anche oggi stesso. La data la conosce soltanto il Signore, ma noi non possiamo escludere che già questo sia il giorno in cui lo vedremo fisicamente discendere dal cielo. Domandiamoci allora: Quale è oggi la nostra condizione spirituale? Siamo in Grazia di Dio? Stiamo facendo il nostro dovere? Non ci sono situazioni sospese che dovremmo avere già concluso da tempo? Siamo in pace con tutti? Certamente nel momento che incontreremo Gesù, tutta la nostra vita sarà presente a Lui, con un premio per il bene fatto, ma se ci sono delle mancanze, sarà troppo tardi per rimediare. Maria ci aiuti a verificare con coraggio la nostra vita,oggi, così da essere persone che accolgono con gioia il ritorno di Gesù.