Vangelo di Marco 9,39
NON C’E’ NESSUNO CHE POSSA FARE UN MIRACOLO NEL MIO NOME E SUBITO POSSA PARLARE MALE DI ME” (Marco 9,39).
La Sorgente del bene, della Grazia e dei miracoli, è una sola. Gesù conferma questo con parole molto chiare: “Non c’è nessuno che possa fare un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me”. Queste Parole di Gesù ci fanno capireche soltanto se siamo in comunione con Lui, o comunque se desideriamo ardentemente cercare una relazione con Lui, possiamo fare del bene e anche miracoli, se il Signore lo permette. Purtroppo, oggi siamo in un contesto sociale in cui praticamente dilaga il peccato e forme di vita cristiana non proprio esemplari. Non ci dobbiamo comunque scoraggiare, ma rinnovare ogni giorno la nostra fiducia in Gesù.
L’importante è che ognuno faccia tutto il possibile per vivere una vita non fatta soltanto di comportamenti “religiosi”, ma che sia una vita di vera fede e cioè una persona che riconosca tutto il valore e la preziosità che ha la Parola di Gesù e a questa obbedisca. E’ importante quindi dare oggi alla nostra vita una giusta impostazione ed essere perseveranti nel compimento del nostro dovere; il resto, lo fa il Signore. Ecco allora alcune indicazioni pratiche:
- Vivere in grazia di Dio. Non si può pensare di costruire qualcosa di positivo, se il nostro cuore è soffocato dal peccato. Il tralcio di una vite, potrà dare frutti se rimarrà una cosa sola con la Vite, e nella misura in cui accetterà le dovute e inevitabili potature. Una vita in “Grazia di Dio”, è il primo passo da compiere per un cammino di fede.
- Crescere e maturare. Un bambino, già dal momento della sua nascita, ha bisogno di tanta assistenza perché possa crescere e crescere bene. Sappiamo poi quanto sia importante già nei primi mesi e nei primi anni, dare a lui una giusta e adeguata educazione non soltanto fisica, ma anche spirituale. Non possiamo dimenticare che siamo corpo e spirito e questo ci deve far comprendere che per una buona ed equilibrata vita umana, non dove mancare un processo educativo anche spirituale.
- “Lui deve crescere, io invece diminuire” (Gv.3,30). Giovanni Battista, quando i suoi discepoli un giorno gli hanno fatto notare che le persona andavano più da Gesù che da lui, così rispose: “Lui deve crescere, io invece diminuire”. Questa è una indicazione preziosa per chi veramente intende fare un serio cammino spirituale. Dovremmo imparare a fare spazio a Gesù nella nostra vita e non rimanere legati a tante esigenze che non sempre sono per la gloria di Dio, ma solo per una certa riuscita di alcuni nostri progetti umani. Lasciamoci “plasmare” da Gesù e allora la vita crescerà bene; sia Lui a programmare la nostra vita.
- Vivere la Presenza di Gesù. Viviamo purtroppo sommersi da tanti problemi della vita quotidiana, per cui è comprensibile anche una certa preoccupazione di fronte a situazioni dolorose, ma impariamo ad affrontare gli eventi della vita non da soli. Gesù ci ha assicurato la sua Presenza: “Sono con voi tutti i giorni”. Pensiamo al prezioso dono della Parola che ci offre nei Vangeli e in particolare alla sua quotidiana Presenza nella Santa Eucaristia. Siamo certamente liberi di pensare e operare come desideriamo, ma ben diverso è pensare e operare con Gesù. A volte noi perdiamo il “sapore” delle cose del Cielo, perché troppo occupati e preoccupati delle cose della terra. La preghiera, la meditazione della Parola di Dio, l’Adorazione Eucaristica, dovrebbero sempre trovare un giusto spazio nelle nostre giornate. Se facciamo così, il carico che portiamo ogni giorno, sarà molto alleggerito.
- Evitare il male e fare il bene. Doveroso per tutti evitare il peccato, ma non meno doveroso per ogni cristiano è fare il bene, e compiere atti di carità. San Giacomo diceva che “La fede senza le opere è morta” (Giac.2,26). Al termine della giornata ci dovremmo porci una domandai: “oggi che cosa ho fatto per gli altri?”. Impariamo a donare e donare con gioia!
Chiediamo a Maria che ci aiuti a vivere i giorni di questa vita terrena, rivolti alle cose di lassù.