Vangelo di Marco 6,11
“ALLORA GESU’ PRESE I PANI E, DOPO AVER RESO GRAZIE, LI DIEDE A QUELLI CHE ERANO SEDUTI, E LO STESSO FECE DEI PESCI, QUANTO NE VOLEVANO” (Gv.6,11).
La folla seguiva Gesù con entusiasmo, anche perché vedeva “i segni che compiva sugli infermi” (v.29). Oggi, i miracoli avvengono ancora, ma non sempre sono visibili. Il Sacerdote ogni giorno Celebra la Santa Messa e al momento della Consacrazione, quel pane diventa il Corpo di Gesù e quel vino il Sangue di Gesù. Non giudichiamo quanto sia cosciente di questo evento miracoloso il Sacerdote e chi partecipa alla Santa Messa; la realtà dei fatti,è che avviene un vero miracolo.Nel corso della storia, molti sono i miracoli Eucaristici che confermano la presenza di Gesù in quell’Ostia Consacrata. Peccato, che oggi le persone siano così occupate in tanti problemi umani e non abbiamo la grazia di interpretare i segni dei tempi che confermano come Gesù, oggi, non meno di ieri, testimoni con azioni miracolose, l’Amore che ha per ciascuno di noi.
>“Raccogliete i pani avanzati“
Quello che Gesù compie per l’umanità, va ben oltre le necessità delle quali noi, effettivamente, abbiamo bisogno. Lamentarsi per la carenza dei suoi interventi, è una grave mancanza; siamo noi,che non abbiamo un cuore apertoe ben disposto ad accogliere i doni che Gesù ci offre. Significativo, è il fatto che dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci,“Gesù disse ai suoi discepoli: Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto. Li raccolsero e riempirono dodici canestri” (vv.12-13). Questo conferma quanto sia vero che se il nostro cuore è aperto alla sua Grazia, Gesù stesso lo ricolmi fino ad essere traboccante. Nella vita dei Santi, troviamo la conferma di quanto sia grande il dono che Dio concede loro, da portarli amomenti così forti di intimità con Lui, fino perdere i sensi. Sono le famose esperienze mistiche,che noi chiamiamo “estasi”.
> L’entusiasmo delle persone
Dopo un fatto così straordinario vissuto, come si legge nel Vangelo, “da circa cinquemila uomini” (v.10), senza contare le donne e i bambini, l’entusiasmo di quelle persone era alle stelle, “Ma Gesù, sapendo che volevano prenderlo e farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, Lui solo” (v.15). Quello che Gesù avrebbe voluto da loro, era un atto di fede nella sua realtà di Verbo Incarnato, dono del Padre par la salvezza dell’umanità e non essere considerato solo una persona capace di soddisfare le tante esigenze umane. Noi, oggi, come viviamo la realtà di Gesù? Come viviamo la sua presenza in mezzo a noi? Quale forma di obbedienza abbiamo alla sua Parola? Abbiamo la volontà e il coraggio di testimoniarlo?
> “Cammina alla mia presenza e sii integro” (Genesi 17,1)
Gesù aspetta da ciascuno di noi, una risposta concreta alla Sua Parola e a tutto quello che ci è stato rivelato. Semplice ed efficace, è il programma che Dio ha dato ad Abramo e che tutti noi dovremmo vivere: “Cammina alla mia presenza e sii integro”. Dobbiamo avere coscienza che sempre siamo sotto gli occhi, non di una persona che vuole giudicarci, ma di una Persona che ci vuole veramente bene.”Dio è Amore” (1 Gv.4,8). Prezioso e tanto efficace, è anche il progetto di vita che Gesù suggerisce:“Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segue” (Mt.16,24). Gesù, non si accontenta di una vita abbastanza onesta, ma ci fa capire che se vogliamo veramente decidere di seguirlo, tre cose sono importanti: la prima, è che il nostro cuore sia libero e totalmente per Lui; la seconda, che si accetti con generosità la croce che tutti abbiamo;la terza, che ci sia piena obbedienza alla sua Parola. Certamente, non si tratta di un cammino facile da seguire, ma se ci mettiamo di buona volontà, non mancherà certo il suo aiuto e cioè la Grazia necessaria per “vivere quello che si crede”. Che Maria ci aiuti ad essere persone non solo “entusiaste” di Gesù, ma seriamente impegnate nel compiere la sua volontà.
Grande fu l’esempio di San Paolo quando disse: “Per me, infatti, il vivere è Cristo” (Fil. 1,21).