Vangelo di Marco 14,22
“MENTRE MANGIAVANO, PRESE IL PANE E RECITO‘ LA BENEDIZIONE, LO SPEZZO’ E LO DIEDE LORO, DICENDO: PRENDETE, QUESTO E’ IL MIO CORPO” (Marco 14,22)
Grande e santo fu quel giorno in cui Gesù, nella Sinagoga di Cafarnao, al termine di una discussione, testimoniò sulla sua presenza come Pane disceso dal cielo. Nonostante l’ostilità di molti ascoltatori, Gesù con la sua Parola Divina, disse: “Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io vi darò è la mia carne per la vita del mondo” (Gv.6,51). A queste parole tutti furono stupiti e increduli, ma Gesù confermò la sua dichiarazione e aggiunse: “In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita” (Gv. 6,53). Dopo queste parole proclamate con tanta solennità, tutta l’assemblea rimase sconvolta. “Gesù, sapendo dentro di se che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: Questo vi scandalizza? (Gv.6,61). Certamente, la prima risposta fu un silenzio intercalato da molte mormorazioni: “Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con Lui. Disse allora Gesù ai Dodici: Volete andarvene anche voi ?” (Gv.6,67). Oggi, Gesù rivolge a ciascuno di noi la stessa domanda, alla quale siamo chiamati a dare con sincerità la nostra risposta.
- Il coraggio della verità
Gesù è Dio, pertanto non si limita ad ascoltare le nostre parole, ma legge fino in fondo al cuore e sa bene quello che pensiamo. Sia la nostra risposta umile e sincera sull’esempio di Pietro che in quel momento disse: “Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio (Gv.6,67). Questo è l’atto di fede che come Cristiani dobbiamo fare, senza aspettare e pretendere di comprendere con la nostra mente una verità così importante. A Gesù, dobbiamo manifestare piena e incondizionata fiducia nel valore, nell’autorità e nella autorevolezza della sua Parola. E’ la sua Parola che conta e quindi, una Parola che va accolta con tutta la nostra disponibilità, senza ritardi e senza perplessità va messa in pratica.E’ doveroso poi prendere atto dei numerosi Miracoli Eucaristici che la storia ha registrato e che anche ai nostri tempi avvengono. Chi rinnega queste testimonianze, cade in un grave peccato.
- L’istituzione della Santa Eucaristia
L’annuncio che Gesù ha dato a Cafarnao ha trovato conferma, quando al termine dell”ultima Pasqua che ha vissuto con gli Apostoli nel Cenacolo: “Prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro dicendo: Prendete, questo è il mio Corpo. Poi prese il calice e rese grazie, e disse: Questo è il mio Sangue, il Sangue dell’Alleanza, versato per molti” (vv.22-24). Questo è il Miracolo che ha segnato la storia dell’umanità di ieri e di oggi.
Ogni giorno il Sacerdote, non per quello che umanamente è, ma in forza dell’Ordine Sacro che ha ricevuto, ogni giorno pronuncia sull’altare le stesse Parole di Gesù e miracolosamente quel pane diventa il Corpo di Gesù e quel vino, nel calice, diventa il Sangue di Gesù. Questo evento, viene chiamato “Transustanzazione”, che significa “cambiamento della sostanza”.
- L’Amore che si fa cibo
Quello che Gesù ha compiuto e sta compiendo nel tempo, è un atto di Amore che solo in Paradiso potremo comprenderlo pienamente. Chi avrebbe mai pensato di poter stare alla presenza di Gesù; poter dialogare con Lui; essere da lui accolti e perdonati per le mancanze commesse; protetti e guidati come Buon Pastore; uniti a Lui come il tralcio alla Vite. Questo è ciò che Gesù offre a noi ogni giorno. Mai però si poteva pensare, di potersi nutrire del suo Corpo e di poter bere il suo Sangue. Questo è un Amore “eroico”! Cosa possiamo fare per corrispondere a un Amore così delicato, intenso, straordinario? La prima cosa è CREDERE in questo Sacramento. Coscienti che Gesù è Dio, ADORARLO con tutte le facoltà che abbiamo. A testimonianza di un Amore così grande, accoglierlo con tutto l’AMORE che sappiamo esprimere. Come RINGRAZIMENTO agire sempre in piena obbedienza alla sua volontà. Come credenti in questo Amore di Gesù, è cosa buona trovare del tempo per stare silenziosamente in ADORAZIONE davanti a Gesù presente in quell’Ostia Consacrata e solennemente esposto proprio per l’Adorazione.
Coscienti della nostra povertà, invochiamo l’aiuto di Maria, sia lei a presentarci al suo Gesù.