Vangelo di Giovanni 12,24
“IN VERITA’. IN VERITA’ VI DICO: SE IL CHICCO
DI GRANO, CADUTO PER TERRA, NON MUORE,
RIMANE SOLO; SE INVECE MUORE, PRODUCE
MOLTO FRUTTO” (Giovanni 12,24)
Gesù è il nostro maestro, se abbiamo l’umiltà e la volontà di ascoltare i suoi insegnamenti e di vivere secondo le sue sapienti indicazioni, la nostra vita qui sulla terra, diventa una preparazione alla vita eterna, alla quale tutti stiamo arrivando, perchè la morte, non è la fine della vita.
- Le leggi della natura La natura ha le sue leggi; se queste vengono rispettate, a suo tempo i buoni frutti sono assicurati. Così e della nostra vita spirituale. i Santi ci confermano, che se nel corso della vita terrena si vive in totale obbedienza alla Parola di Dio, possibili sono anche delle particolari esperienze che fanno pregustare quell’Amore che avremo pienamente Paradiso .
Errori da evitare:
- Il tutto e subito. L’ansia di voler raggiungere certi risultati in tempi brevi, porta a delle forti delusioni. Il grano impiega nove mesi per arrivare alla maturazione; così, anche un bambino per nove mesi rimane nel grembo della sua mamma, prima di essere partorito. Ogni anticipazione non giova e può essere molto deleteria per tutti.
- La paura del sacrificio. Le cose belle hanno un prezzo, costano a volte anche veri sacrifici. Una vita comoda, una vita adagiata nel benessere dove tutto può essere facilmente garantito, è sempre una vita triste e certe soddisfazioni del momento, ben presto vengono vanificate da un virus che si chiama pigrizia; mentre,affrontando ogni giorno il proprio lavoro, con onestà e competenza, i frutti non mancano e giovano molto, per se stessi e per il prossimo.
- Preparazione e assistenza dovuta. Per ottenere frutti positivi nei vari settori della vita, è necessaria una adeguata preparazione. Un maestro, un medico o altre mansioni, non si possono svolgere senza un lungo e impegnativo tirocinio di studio adeguato. Se dovesse mancare, sarebbe un grave danno per le persone. E’ un peccato quindi affrontare in modo superficiale certi compiti, è un peccato rifiutare una giusta preparazione al proprio dovere.
Quello che Gesù chiede
- Un cuore aperto. Il terreno va preparato prima della semina; il seme, se cade fra i sassi o fra i rovi, non cresce. E’ importante vivere in grazia di Dio, evitare il peccato e avere l’umiltà di accettare certe correzioni, indispensabili per accoglie bene il dono che Gesù ci offre con la sua Parola; diversamente, il maligno sottrae, nasconde alla persona l’efficacia della Parola ricevuta.
- Un cuore paziente. Avere pazienza, vuol dire saper aspettare e saper sopportare. Anche per la vita spirituale un errore che si può compiere, è pensare a un cammino breve e poco faticoso,per arrivare alla Santità. Il tempo che viviamo qui sulla terra, è il tempo necessario per arrivare ben preparati alla gioia del Paradiso. Si matura giorno per giorno, con calma, senza forme ansiose. Ogni giorno, poi, ha il suo lato facile, ma molte volte anche difficile e, pertanto, richiede sacrificio. Questo è il punto delicato da accettare; Gesù in merito ha detto: “Se il chicco di grano, caduto per terra non muore, rimane solo”. Ogni scelta di vita ha una sua croce da portare con perseveranza e con forza fisica e spirituale. Non possiamo pretendere che il Signore ci presenti uno stato di vita già confezionato. Lui ci offre il necessario, ma poi tocca a noi lavorare seriamente per arrivare ad una vera maturità spirituale e umana.
- Un cuore generoso. Ogni persona cristiana può dirsi veramente tale, nella misura in cui è capace di accogliere il dono di Dio, cioè il suo Amore e allo stesso tempo riuscire a donarlo al suo prossimo. S.Giacomo dice: “La fede senza le opere è morta” (Gc.2,26). Pertanto, al termine di ogni giornata dovremmo farci una domanda: Che cosa ho fatto oggi per gli altri?.
La parola di Gesù è ancora più forte: “Il Figlio dell’uomo non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per tutti” (Mt. 20,28). Così dovrebbe essere la nostra vita: un servizio ai fratelli che sono in difficoltà. A Maria chiediamo la grazia di essere persone capaci di vivere la propria vita in Dio e come dono quotidiano al prossimo.