Meditando Matteo 22,15
“I FARISEI TENNERO UN COMPLOTTO PER
VEDERE COME COGLIERE IN FALLO GESU’
NEI SUOI DISCORSI” (Matteo 22,15)
E’ difficile comprendere tutto quello che Gesù ha sofferto per la salvezza dell’umanità. Molte volte durante la sua missione, ha subito umiliazioni da parte di scribi e farisei, che praticamente si sono sempre opposti alla sua predicazione e nemmeno si sono convertiti davanti ai grandi miracoli che Gesù ha compiuto sotto i loro occhi. Certamente non tutti scribi e farisei era contro Gesù, ma il comportamento generale di questi religiosi era su questo fronte.
- La mancanza di umiltà
Non è facile pronunciare giudizi sulle persone, perchè per essere oggettivi bisognerebbe conoscere bene la storia della persona di cui si parla. Ecco perchè è sempre bene evitare giudizi affrettati e quindi assai pericolosi. Ben diversa era la situazione di Gesù; di Lui, secoli prima, molti Profeti avevano annunciato la sua venuta e l’opera che Lui avrebbe compiuto.
E’ mancata in molti scribi e farisei l’umiltà di riconoscere che nella vita ci si può sbagliare.
Le Sacre Scritture erano sotto gli occhi di tutti; Gesù era il grande atteso, ma certe persone hanno fatto resistenza alla voce dello Spirito Santo che li guidava nel loro cammino.
Oggi si ripete lo stesso peccato. Oggi, in molte persone manca quella necessaria docilità allo Spirito Santo che incessantemente orienta il nostro cammino. Pensando e operando solo con la nostra mente, difficilmente si accetta la Parola di un Maestro come Gesù. Egli sempre ha esortato le persone a una vera conversione della vita. Anche oggi purtroppo ci sono persone che pensano di essere degli arrivati, e quindi non avvertono la necessità di cambiare il loro modo di vivere; non ascoltano la Parola di Gesù e continuano il cammino per strade sbagliate. La conversione
L’azione pastorale di Gesù è sempre stata all’insegna della ricerca della pecora perduta. Come Cristiani, anche per noi è importante non fermarsi più di tanto nel considerare le cose che non vanno bene, ma fare tutto il possibile per rimediare al male che vediamo attorno a noi. Cosa dobbiamo concretamente fare per impostare bene il nostro cammino? Ecco alcuni consigli:
> Se veramente tendiamo a una vera conversione, quando incontriamo persone che sono in difficoltà, non dobbiamo dare spazio a pregiudizi, come hanno fatto scribi e farisei con Gesù, ma avere la volontà di comprendere bene la loro situazione e solo dopo vedere come aiutarle.
> Gli scribi e i farisei, praticamente cercavano di parlare con Gesù, ma con la convinzione di essere loro i veri “maestri”; essi si sentivano degli “arrivati”. Il cristiano invece si mette in ascolto di Gesù, cosciente che tutto, o certamente ancora molto, abbiamo da imparare da Lui per vivere una vita spiritualmente seria, onesta e feconda.
> La condizione di questi scribi e farisei, era di persone “disturbate”, non dimostravano una serenità dell’anima e questo era confermato dalla continua ostilità che dimostravano verso Gesù. Quando incontriamo e parliamo con persone, se vogliamo essere di aiuto è importante avere verso di loro una certa affabilità e anche con quella serenità che nasce da un cuore puro.
> La vera resistenza alla Parola di Dio è data dal peccato. Quando non si è in grazia di Dio ben poco si può fare per aiutare i fratelli che sono in difficoltà. Non siamo dei Santi, ma dobbiamo essere delle persone che obbediscono e mettono in pratica la Parola di Dio e tutto quello che ci ordina di fare. Più volte Gesù ha fortemente richiamato scribi e farisei i quali erano convinti che bastasse frequentare il Tempio per essere graditi a Dio. Il richiamo è anche per noi, perchè non basta frequentare la Chiesa per salvarsi, ma ciò che conta, è evitare il male e fare il bene.
> Un percolo che ancora dobbiamo evitare, è credere che ormai a una certa età quello che è fatto è fatto e quindi non sia più necessaria una conversione. Quegli scribi e farisei infatti non pensavano minimamente alla “conversione”, ma solo al modo di “Cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi” (v.15). Tutti e sempre abbiamo bisogno di conversione e di migliorare la nostra vita spirituale. Per fare questo. una virtù che ci deve sempre accompagnare, è l’umiltà e cioè avere coscienza che siamo persone limitate e fragili. Un grande esempio di vita in riferimento a questa virtù lo abbiamo in Maria, che sempre ha vissuto la sua vita con grande umiltà.