Meditando Matteo 14,30-31
“PIETRO SCESO DALLA BARCA, SI MISE A CAMMINARE SULLE ACQUE E ANDO’ VERSO GESU’, MA VEDENDO CHE IL VENTO ERA FORTE, SIMPAURI’ E, COMINCIANDO AD AFFOGARE, GRIDO’: SIGNORE,SALVAMI”
(Matteo 14,30-31)
Credere vuol dire fidarsi di Gesù, avere piena fiducia in quello che dice e in quello che compie, anche quando dice e compie azioni che umanamente non sono comprensibili. Ecco due eventi particolari, che fanno pensare quanto sia grande, forte e Santa la persona di Gesù. Un giorno ha detto agli Apostoli di precederlo sull’altra riva del lago, mentre Lui “salì sul monte, in disparte a pregare. Venuta la sera, Egli se ne stava lassù da solo” (v.23). Il fatto che Gesù abbia deciso di dedicare del tempo alla preghiera, e di ritirarsi da solo su quel monte, è per noi un grande esempio. A volte pensiamo che per i numerosi impegni che abbiamo, si possa trascurare la preghiera; Gesù, per dare spazio alla preghiera, ha congedato la folla e mandato gli Apostoli a precederlo sull’altra riva. Abbiamo forse la presunzione di credere, di avere impegni più importanti di quelli di Gesù? E’ interessante constatare, che quando dedichiamo il tempo necessario alla Preghiera, all’Adorazione, alla meditazione, troviamo sempre il tempo per fare anche il resto. E’ il Signore che ci aiuta!
- Gesù cammina sull’ acqua
Quella notte, la barca degli Apostoli, era fortemente “agitata dalle onde; il vento infatti era contrario”, la navigazione era difficile e pericolosa. Quasi non bastasse la preoccupazione del momento, videro Gesù camminare sulle acque; Vedendolo, “furono sconvolti e dissero: E’ un fantasma! E gridarono dalla paura” (v.26). Com’ era possibile, in una condizione del lago così tragica, che una persona potesse camminare sull’ acqua tranquillamente, senza affondare? Gesù è il Verbo Incarnato. Gesù è Dio, e nulla è impossibile a Dio. Gesù volle tranquillizzare i suoi discepoli dicendo: “Coraggio, sono io, non abbiate paura” (v.27). Pietro allora, più per effetto della paura che per convinzione, rispose: “Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque” (v.28). Emozionato com’era, non pensava di essere esaudito. Gesù invece, ha accolto la richiesta ed ha risposto con una sola parola: “Vieni!”(v.29). Certamente, ancora più confuso di prima per il comando avuto da Gesù, nonostante la sua comprensibile titubanza, “Scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso di Lui”. Un vero miracolo avvenuto con grande stupore, non solo di Pietro, ma anche di tutti quelli che erano con lui.
- “Perché hai dubitato”?
Un punto debole e purtroppo molto frequente per noi creature umane, è mancare di fiducia in Gesù; non credere alla sua Parola; non fidarsi totalmente, ciecamente di quello che Lui dice. Facilmente, serpeggia in noi il dubbio su ciò che dal punto di vista umano non è comprensibile; vorremmo sempre vedere e capire; questo è stato anche il peccato di Pietro “Il quale, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affogare, gridò: Signore Salvami” (v.30). Quando arriverà il giorno in cui saremo veramente capaci di superare questa debolezza umana, questa mancanza di fede? Quando arriveremo ad avere piena fiducia in Gesù? Al grido di paura e di aiuto di Pietro, Gesù è intervenuto: “subito tese la mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di poca fede, perché hai dubitato”? (31). Il peccato di Pietro, è stato non aver creduto al valore, all’ efficacia di quella parola che Gesù aveva pronunciato: “Vieni!”.
Quella di Pietro, fu una mancanza di fede. Gesù con il suo intervento, non soltanto ha evitato un sicuro naufragio, ma ha dimostrato tutto l’ Amore che aveva per lui e che oggi ha per ciascuno di noi.
- “Davvero tu sei Figlio di Dio“
Dopo aver salvato Pietro, Gesù salì sulla barca ed “il vento cessò” (v.32). Come è stato possibile, far cessare una tempesta di vento così forte in un attimo? Questo è stato uno dei tanti segni che Gesù ha voluto dare loro in quel preciso momento. La potenza che Gesù ha dimostrato di avere, conferma che la sua presenza, è in grado di sconfiggere tutto ciò che può essere di ostacolo al cammino che stiamo facendo. Tutto cambia quando Gesù interviene in prima persona nelle nostre vite e lo fa non soltanto per liberarci e salvarci da certi pericoli, ma per sostenerci durante le difficoltà che non saranno mai tali da interrompere il nostro cammino. Se qualche volta ci siamo scoperti più fragili e indifesi, è stato probabilmente perché ci siamo ritrovati da soli a combattere, senza le dovute difese. Se oggi con umiltà prendiamo coscienza di quello che Gesù ha fatto e continua a fare per la nostra salvezza, dovrebbe scaturire dai nostri cuori, quel significativo atto di fede che hanno pronunciato gli Apostoli dopo aver visto quello che Gesù aveva fatto per Pietro e per tutti loro; fu quasi un grido: “Davvero tu sei il Figlio di Dio” (v.33). Si Gesù, tu sei una persona forte, preziosa, carica di amore che ci assicura nel nostro cammino. Tu sei Gesù una vera gioia, un dono che suscita stupore e che oggi, nonostante la nostra povertà, abbiamo grazia di poterti Adorare e ricevere nel nostro cuore.
Che Maria ci conceda di sperimentare sempre più e sempre meglio il volto del suo amato Figlio.