Meditando Matteo 14,14
“SCESO DALLA BARCA, EGLI VIDE UNA GRANDE FOLLA, SENTI’ COMPASSIONE PER LORO E GUARI’ I LORO MALATI” ( Matteo 14,14)
La presenza di Gesù, la sua parola, i miracoli e soprattutto il mistero e il fascino della sua persona, hanno toccato il cuore di molte persone nei giorni in cui ha vissuto in Palestina. Anche gli stessi capi del popolo, nonostante la loro incredulità, erano molto interessati all’ ascolto di Gesù e rimanevano meravigliati del grande interesse che avvertivano nella gente. Infatti, molte erano le persone che lo assediavano, certamente anche con la speranza di essere guariti dalle loro malattie e infermità. Significativo, è appunto il fatto di Gesù che, arrivando un giorno in barca verso la riva del lago di Tiberiade, “Vide una grande folla e sentì compassione per loro”. Gesù vedeva in loro una grande sete di verità e di quella “luce e Amore” che solo Lui riusciva ad effondere negli ascoltatori. Gesù desiderava arrivare a tutti, per tutti sentiva compassione, ma già avvertiva che non solo in quei giorni, ma anche nel futuro, molti sarebbero rimasti privi del suo dono anche per mancanza di apostoli. Infatti, un giorno disse: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi” (Mt.9,37).Grande e molto sentito, è stato ed è tutt’ora, il desiderio di poter raggiungere e donare la sua Parola, il suo Amore, la sua presenza a tutti. Oggi, allora, possiamo dire beati coloro che in qualche modo contribuiscono perché le persone possano incontrare Gesù ed essere beneficate dalla sua Presenza e illuminate dalla sua Parola. E’ un impegno urgente che ogni cristiano deve avvertire e cioè di annunciare con la parola e con l’esempio, il prezioso messaggio lasciato da Gesù.
- “Guarì i loro malati“
La compassione di Gesù verso le persone che incontrava, non si limitava a semplici parole di consolazione, ma dava loro un aiuto concreto in base alle loro necessità. Anche in questa circostanza, oltre alla Parola, “guarì i loro malati”. E’ facile pensare, quindi, al grande entusiasmo che si è creato tra la folla e all’attento ascolto di quanto diceva Gesù.
Oggi, molte persone si domandano: perché Gesù non compie ancora miracoli? La domanda trova risposta in quello che tutti possiamo testimoniare e cioè: la Santa Eucaristia, che noi non solo Adoriamo, ma che possiamo personalmente ricevere. Non è questo un grande miracolo? Vi sono poi sette Sacramenti a nostra disposizione, che non sono semplici “segni”, ma operano veramente quello che significano; si pensi, ad esempio, al Sacramento della confessione, che veramente ci libera dai peccati commessi. Così, pure, la misteriosa ed efficace ricchezza dei Vangeli e di tutti i Libri Sacri, che hanno in sé una potenza spirituale alla quale tutti possiamo attingere, sperimentare. I Santi di ieri e di oggi, sono anch’essi una conferma di questa azione miracolosa di Gesù. Veri miracoli, sono anche le conversioni avvenute di persone molto importanti. L’ Amore di Gesù che oggi, personalmente, ci viene donato, è un grande miracolo.
La storia poi, continua a registrare fatti veramente straordinari che avvengono in tutto il mondo sulla reale presenza di Gesù: sono i miracoli Eucaristici, confermati da prove scientifiche inconfutabili. E’ la mancanza di umiltà che ostacola la fede.
- Con cinque pani e due pesci, sfamò cinquemila uomini
L’entusiasmo e la gioia di stare in ascolto di quello che Gesù diceva, faceva dimenticare anche le esigenze più naturali, della fame e della sete per cui, sul far della sera, quel giorno gli Apostoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: “Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare”. La risposta di Gesù, lasciò tutti sorpresi: “Disse loro: non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare”. Ma come era possibile? “Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci”. Ecco allora di nuovo in atto la potenza di Gesù, che dopo aver fatto mettere tutti a sedere, su quei cinque pani e quei due pesci, “Recitò la Benedizione” e avvenne che “Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via dei pezzi avanzati: dodici ceste piene” (v.20). Ogni commento è inutile. Chi può negare questi fatti? Certamente non esiste peggio sordo di colui che non vuol sentire.
Gesù oggi, con la Santa Eucaristia, dona come cibo il suo Corpo a migliaia di persone. Chiediamo a Maria di farci sperimentare e meditare su questa reale potenza d’Amore di Gesù.