Meditando Matteo 13,33
“GESU’ DISSE LORO UN’ALTRA PARABOLA:
IL REGNO DEI CIELI E’ SIMILE AL LIEVITO CHE
UNA DONNA PRESE E MESCOLO’ IN TRE MISURE
DI FARINA, FINCHE’ NON FU TUTTA LIEVITATA”
(Matteo 13,33)
La predicazione di Gesù era preziosa, ricca di contenuti e illuminante per tutti, anche se le parabole non erano sempre facilmente comprensibili e più volte gli Apostoli hanno chiesto a Gesù un aiuto per comprenderle bene.
Con grande bontà e saggezza, in seguito, Gesù ha spiegato loro il messaggio di alcune parabole.
Nel capitolo 13, l’evangelista Matteo, ha riunito insieme sette parabole: La parabola del seminatore; della zizzania; del granello di senape; del lievito; del tesoro nascosto nel campo; della perla preziosa e della rete gettata in mare. Ogni parabola, ha un suo riferimento particolare e la parabola del lievito così dice:
“Il Regno dei cieli è simile al lievito che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché fu tutta lievitata” (Mt.13,33). Questa parabola è di un solo versetto e racchiude in sé un prezioso significato e cioè che il Regno di Dio e tutto ciò che comprende, ha inizi modesti, ma poi in seguito ha un grande e improvviso sviluppo. Noi creature umane, non siamo in grado di vedere questo grande sviluppo, perché ciò avviene nei modi e nei tempi che solo Dio conosce. Noi viviamo in questa piccola frazione della storia umana e ben poco riusciamo a conoscere di tutto ciò che succede attorno a noi.
FIDUCIA
Coscienti dei nostri limiti, è saggezza umana non pretendere di riuscire a conoscere ciò che va al di là del tempo e ciò che avviene dentro le singole persone; pertanto, è vera umiltà, credere e avere piena fiducia in tutto quello che Gesù ha fatto e che sta facendo per la salvezza dell’umanità e per il bene delle singole persone. Quello che possiamo e dobbiamo fare, è rinnovare il nostro atto di fede in “Dio che è Amore” e quindi ciò che opera è solo e soltanto “Amore”. Ecco perché siamo esortati ad avere piena fiducia in Dio, anche se il tempo che stiamo vivendo appare ai nostri occhi molto confuso e scosso da forti tempeste. Noi non siamo in grado di leggere tutto ciò che avviene nel mondo e, meno ancora, ciò che avviene di bene e di male nelle singole persone. Comunque, Gesù parla di un grande e improvviso sviluppo degli eventi. Certamente i tempi e i modi non sono di nostra competenza, ma Gesù è Dio, quindi è in Lui che dobbiamo riporre la nostra fiducia. I Santi sono di esempio per tutti, ed è significativa in merito, anche una espressione di S.Agostino che dice: “Mi sono reso conto che devo credere per capire”.
Se noi ci mettiamo con semplicità nelle mani di Dio, se veramente avremo fiducia nel suo operato, sperimenteremo di come anche in questi momenti così delicati e difficili, sia positivo il Suo intervento.
Quel lievito
Gesù parla a tutti e si rende ben conto che non tutti hanno avuto nella vita la possibilità di crescere e di migliorare la propria condizione umana; ecco allora, che si serve di parole e di esempi che sono alla portata di tutti. Il lievito è ben conosciuto dalle nostre mamme e loro stesse ci confermano come una piccola quantità di lievito messa in alcune misure di farina, sia in grado di far lievitare tutta la pasta.
Ma che cosa è questo lievito di cui parla Gesù? E’ una forza spirituale che scaturisce dalla persona stessa di Gesù e che attraverso eventi e persone, opera efficacemente in favore di tutta la grande famiglia di Dio. Le persone che ricevono questo lievito, sono i Santi. E’ la vita di questi uomini e donne, espressa con un amore eroico; con sacrifici; con un’obbedienza esemplare; con una carità instancabile e soprattutto con una perseverante e profonda intimità con Gesù, che portano alla Chiesa questa misteriosa Grazia che fa lievitare tutta la comunità. E’ cosa buona quindi invocare i Santi perché ci aiutino ad essere anche noi, nel nostro piccolo, dei portatori .di questo flusso speciale di Grazia.
Non possiamo vivere di rendita
Quando una famiglia va bene, quando non ci sono problemi, è facile adagiarsi e lasciare il carico sulle spalle dei genitori. Il cristiano, però, non può vivere di rendita. Ogni persona, deve assumere le sue responsabilità e dare alla comunità il proprio contributo di servizio, fatto con Amore e con competenza. Sarà di grande giovamento anche non agire da soli, ma soprattutto, in comunione con la Persona di Gesù che è la matrice di questo lievito. Tutto questo non è un compito facile, ma possibile se ci mettiamo di buona volontà. Si tratta comunque di coinvolgere Gesù in tutto quello che facciamo e che diciamo.
Se camminiamo coscienti che Gesù cammina con noi e se facciamo il possibile per mantenere una vera “sintonia” con Lui, il cammino diventa allora una ricarica di quella misteriosa potenza che giova per far lievitare spiritualmente la comunità in cui viviamo, e le persone che incontriamo. Così si fa del bene!
Maria è stata ed è tutt’ora un “lievito” molto efficace per tutta la comunità cristiana; chiediamo a Lei, un particolare sostegno per essere anche noi capaci di diventare “lievito” per i nostri fratelli.