Meditando Marco 13,37
“QUELLO CHE DICO A VOI, LO DICO
A TUTTI: VEGLIATE” (Marco 13,37)

Gesù ci esorta alla vigilanza, perché noi non siamo in grado di comprendere tutto ciò che avviene nella vita. C’è un mondo dentro di noi e fuori di noi che comprenderemo bene solo quando passeremo da questa vita terrena alla vita eterna. Ecco perché Gesù ci dice: “Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento” in cui dovremo rendere conto di come abbiamo vissuto qui sulla terra e di come abbiamo gestito i talenti che ci sono stati affidati. Gesù dice che dobbiamo vegliare perché il momento della verifica giungerà all’improvviso. Per aiutarci, Gesù porta l’esempio di un uomo che partendo per un viaggio, lascia ai suoi servi dei compiti da svolgere e ritornando, spera di trovare quei servi seriamente impegnati e non addormentati. Non dobbiamo quindi perdere del tempo in cose vane.
- Ogni giorno è prezioso
Ogni giorno che il Signore ci concede di vivere qui sulla terra è prezioso. Siamo esortati pertanto a vivere con serenità, senza forme ansiose, ma con grande senso di responsabilità i doveri che riguardano il proprio stato di vita. Nel cammino che stiamo facendo, siamo chiamati all’obbedienza ai dieci Comandamenti e guidati dalla luce delle Sacre Scritture. Non si tratta di vivere assediati da tante cose. E’ interessante in merito il programma di vita che Dio ha dato al suo servo Abramo: “Io sono il Dio onnipotente, cammina davanti a me e sii integro” (Gen.17,1). L’attenzione che dobbiamo avere, è di non perdere tempo in attività che non servono alla nostra crescita spirituale, peggio ancora, se si tratta di cose che causano peccati.
- Che cosa ci attende?
Non dobbiamo vivere nella paura, ma è bene avere coscienza di ciò che ci attende dopo la morte. Facciamo attenzione perché il demonio fa di tutto per non farci pensare alla morte e malignamente ci abbaglia con prospettive di vita legate al denaro, al piacere disordinato e all’ambizione del potere. Questi sono idoli che al momento sembrano corrispondere alle esigenze della vita, ma alla fine diventano vere delusioni e dolorose sconfitte. Come cristiani dobbiamo avere il coraggio di prendere coscienza della realtà che ci attende, dell’incontro con Dio, e speriamo proprio di raggiungere il Paradiso. Ma oggi che cosa sappiamo del Paradiso?
> Certamente il Paradiso è un’esperienza d’Amore che va oltre ogni nostra conoscenza, sia per l’intensità, che la sua multiforme complessità di esperienze che ora non sappiamo vivere..
> E’ solo in Paradiso che troveremo corrisposta in pienezza ogni esigenza che ora avvertiamo nel cammino che stiamo facendo qui sulla terra.
> Il cardine del Paradiso, è la miracolosa possibilità che avremo di vivere la comunione, con il Padre, con Gesù e con lo Spirito Santo. Non ci sono parole per descrivere ciò che sarà.
> Potenziati da grazie particolari, avremo anche la possibilità di sperimentare una pace e una gioia che non si raggiunge sulla terra, ma che vivremo solo alla presenza di Dio.
> E’ in Paradiso che avremo la gioia anche di incontrare e relazionare, con un immenso stuolo di persone che abbiamo conosciuto sulla terra e tante altre mai conosciute.
> San Paolo ha detto di aver avuto un giorno una visione nella quale “Fui rapito in Paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunciare” (2 Cor.12,4).Questo conferma quanto sia intensa, trascendente e per noi ancora misteriosa la realtà del Paradiso.
- Lassù ci attendono
Gesù, esortandoci a vigilare, ci mette in guardia dall’azione del maligno che continuamente getta tenebre sulla preziosa realtà del Paradiso. Non lasciamoci ingannare, anche riguardo alle scelte che siamo chiamati a fare ogni giorno; siano scelte veramente fatte in obbedienza alla volontà di Dio. Giova molto spiritualmente fare il possibile per vivere e offrire quello che pensiamo e quello che facciamo rivolti e attenti alla Presenza di Gesù, che cammina con noi. Prendiamo coscienza che lassù in Paradiso ci attendono! Questa è una buona notizia.
Chiediamo alla nostra mamma celeste, di poter fare già sulla terra, una forte esperienza di suo Figlio Gesù, fino al giorno in cui ci potremo “riposare” per sempre con Lui lassù nel Cielo.