Meditando Marco 1,3
“VOCE DI UNO CHE GRIDA NEL DESERTO:
PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE,
RADDRIZZATE I SUOI SENTIERI” (Marco 1,3)
Nella Genesi si legge.“E Dio disse: Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza” (Gen.1, 26). Questo vuol dire che come persone noi abbiamo delle facoltà particolari, che ci permettono di vivere non solo ciò che comportano le realtà della terra, ma anche di raggiungere le realtà del cielo.
La nostra percezione di ciò che riguarda il soprannaturale, ora è limitata, ma ugualmente, già molte cose siamo in grado di vedere e di comprendere. Quando alziamo lo sguardo verso il cielo, l’immensità di questa volta celeste, ci parla del Creatore. Se poi abbiamo l’umiltà di sostare in Adorazione, con perseveranza, davanti a Gesù, presente in quell’Ostia consacrata, allora alcune realtà del cielo diventano particolarmente luminose.
- “Preparate la via del Signore“
Giovanni Battista, per grazia, ma anche per virtù, dopo la dura esperienza nel deserto, ha dato inizio alla sua missione con una forte esortazione: “Voce di uno che grida nel deserto” per svegliare coloro che, soffocati dalle preoccupazioni umane e per la loro povertà spirituale erano incapaci di cercare e pensare alle cose di lassù. Quello che ci rende incapaci di essere rivolti alle cose del Cielo, è prima di tutto il peccato. Chi vive e regna nel peccato, praticamente si trova in una situazione di completa cecità riguardo a tutto quello che Dio opera per la nostra salvezza. Ben diversa è la condizione dei Santi, che con la loro vita vissuta a livelli spirituali molto alti, sono per noi oggi dei veri testimoni di ciò che contiene quel “Tesoro nascosto” di cui si parla nel Vangelo, vedi: Mt.13,44. Il forte richiamo di Giovanni Battista è quindi per l’uomo di ieri e di oggi; egli tutti esortava dicendo: “Preparate la via del Signore”. Gesù stava per arrivare e con la sua presenza di vero uomo e vero Dio, iniziava la grande opera della salvezza per l’umanità intera.
- “Raddrizzate i suoi sentieri“
Persa, o ridotta a lumicino a causa del peccatola capacità di guardare in alto, l’uomo cerca la salvezza e la realizzazione della sua vita per strade contorte, che conducono poi a falsi obiettivi. Ecco perchè Giovanni, alzando la voce, raccomandava di raddrizzare certi sentieri. Nella vita bisogna avere il coraggio, ma sopratutto l’umiltà, di riconoscere che per la poca attenzione o per false indicazioni, ci troviamo a volte su strade sbagliate. Siamo persone fragili e limitate per cui può succedere di trovarsi disorientati e su vie non giuste. La bontà e la misericordia del Signore, concede però a tutti la possibilità della conversione, di mettersi sulla strada giusta. Quali sono le indicazioni che ci portano alla strada che conduce alla vita eterna? Ecco alcune segnalazioni:
- Se siamo sulla strada giusta, abbiamo sempre davanti a noi una persona che ci fa da guida; è Gesù che ci dice: “Io sono con voi tutti i giorni” (Mt.28,20)e per tutta la durata del viaggio.
- La strada giusta, non è quella in discesa, ma in salita e in una salita abbastanza ripida.
- Sulla strada giusta, troviamo come segnalazioni preziose, i Comandamenti e le Beatitudini.
- Essendo una strada in forte salita, sono richiesti momenti di sosta, per riprendere la forza necessaria per continuare; la sosta giusta ed efficace, è il tempo che dobbiamo dare alla Adorazione di Gesù, realmente presente nella Santa Eucaristia.
- Se nel percorso succede qualche “incidente” (cadute in peccato), è sempre possibile rimediare con il Sacramento della Penitenza (una confessione che comporti un sincero pentimento).
- E’ importante nella “guida”, evitare le sempre possibili “distrazioni”. Oggi, purtroppo, sono molte le cose che attirano l’attenzione, provocando poi pericolosi incidenti.
- Mantenere sempre durante il percorso un saggio “equilibrio”; non avere mai fretta di arrivare.
- Coscienti dei nostri limiti, specialmente nella “notte” (cioè quando sembra che tutto si faccia buio attorno a noi) cercare di essere particolarmente prudenti.
- E’ possibile che qualche persona sia più brava di noi e cerchi il “sorpasso”; è bene evitare ogni forma di gelosia e dare tutta la possibilità di “sorpassare”.
- Fare attenzione di avere con sè la “patente” e che non sia scaduta (essere in Grazia di Dio).
Chiediamo a Maria, di rimanere sempre accanto noi in questo viaggio dalla terra al cielo.