Meditando Giovanni 3,14-15
“COME MOSE’ INNALZO’ IL SERPENTE NEL DESERTO,
COSI’ BISOGNA CHE SIA INNALZATO IL FIGLIO
DELL’UOMO, PERCHE’ CHIUNQUE CREDE IN LUI
ABBIA LA VITA ETERNA” (Giovanni 3,14-15)
Se nel campo si semina zizzania, non si può pretendere che cresca del buon grano. La mancanza di fiducia nella Parola di Dio, porta sempre a delle tristi conseguenze.
Il popolo di Israele, non aveva accettato di affrontare il viaggio per raggiungere “il territorio di Edom” (Num. 21,4)e la sua, fu una vera contestazione contro Dio e contro Mosè. Essi sono arrivati perfino a dire che tutto quello che Dio aveva fatto per liberarli dall’Egitto era per loro ora, non più un beneficio, ma un peggioramento della situazione precedente. Questa grave accusa, questo rifiuto di un dono ricevuto, ebbe come conseguenza una grande castigo: “Allora il Signore mandò serpenti brucianti, i quali mordevano la gente, e un gran numero di Israeliti morì” (Num. 21,6). Questo sta avvenendo anche ai nostri tempi. Quante persone disobbediscono ai Comandamenti e dimenticano le grazie ricevute, fino ad arrivare a comportamenti malvagi e addirittura, alla bestemmia. La conseguenza per questi peccati, è quello che vediamo oggi con i nostri occhi: un virus, che ha obbligato tutti gli uomini all’uso della mascherina.
Ben presto il popolo di Israele però si pentì del male fatto e si rivolse a Mosè dicendo: “Abbiamo peccato perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te” (Num. 21,7). Speriamo che anche fra noi arrivi il giorno del pentimento; speriamo che ogni persona trovi il coraggio di chiedere perdono a Dio e la forza di vivere in obbedienza ai suoi Comandamenti.
- Il Sacrificio di Gesù
Quando sappiamo riconoscere di avere peccato e con sincerità chiediamo perdono, il Signore è sempre disposto a concederci la riconciliazione. Quando Israele ha riconosciuto di avere sbagliato e chiesto il perdono, Dio è intervenuto con la sua Misericordia, ma per avere la guarigione ha posto una condizione: Dio comandò a Mosè di fare un serpente di bronzo, metterlo sopra un’asta e “chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita” (Num.21,8). Così è stato e così il popolo ebbe la grazia di essere preservato da sicura morte. Oggi, quello che salva il peccatore pentito, è un atto di fede in Gesù, che con la sua passione, morte e risurrezione ha pagato per noi i nostri debiti e ottenuto la possibilità di ricuperare la salvezza dell’anima. Indispensabile però, è abbandonare il peccato, fare del bene e soprattutto rivolgersi a Gesù Crocifisso con un vero atto di fede. Ma se non cesseranno le bestemmie, gli aborti, certe crudeltà, ingiustizie, e tanti altri peccati, difficilmente si potrà avere la riconciliazione.
- Il nostro atto di fede
Oggi non basta essere dispiaciuti per il peccato commesso, ma dobbiamo esprimere un atto di fede in tutto quello che Gesù ha fatto per ottenerci la riconciliazione. Le verità primarie che siamo chiamati a riconoscere nella loro integrità e potenza spirituale, sono le seguenti:
- Credere in Dio, Padre onnipotente, creatore e Signore del cielo e della terra.
- Fermamente credere in Gesù, che per salvare l’umanità, ha assunto la nostra natura umana: l’incarnazione, e offerto la sua vita fino alla Passione, Morte e Risurrezione..
- Credere nella presenza di Gesù, che Lui stesso ha confermato dicendo: “Sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt.28,20). Siamo sempre sotto i suoi occhi.
- Credere nel valore e nell’efficacia della sua Parola; accettare e vivere in obbedienza alla volontà di Dio e avere sempre fiducia, anche quando ci troviamo in situazioni di sofferenza.
- Credere nei grandi doni che Gesù ci ha dato e che ci dona oggi nei Sacramenti, in particolare nel Sacramento della Confessione e della Santa Eucaristia.
- Credere nella potenza dello Spirito Santo, perché possa continuare la sua azione di santificazione della Chiesa e di ogni singola persona.
- Credere nella vita eterna. Quando ci troveremo alla presenza di Dio, in quel giorno, saremo giudicati sul comportamento avuto negli anni vissuti sulla terra.
- Credere nella protezione di Maria, e con Lei credere nella comunione di tutti i Santi.
Sarà quindi, nella misura che manifesteremo la nostra fede in queste verità, che potremo avere il perdono dei nostri peccati e il dono della la vita eterna.