Meditando Cristo Re
GESU’ CRISTO, RE DELL’ UNIVERSO

Più volte si parla dell’universo, anchenelle preghiere del Messale, si proclama: Santo, Santo il Signore Dio dell’universo. Ma quale conoscenza abbiamo dell’universo? Non si tratta di realtà astratte, ma di galassie e sistemi stellari che nessuno ancora è in grado di conoscere quanti sono e le dimensioni che hanno.Il sole, che viene considerato una stella “nana” ha un diametro di un milione e 393 mila chilometri e la sua temperatura alla superficie, arriva a 6000 gradi. Se questa è considerata una stella “nana”, quali dimensioni avranno tutte le altre?
- Gesù Cristo, Re dell’universo
Gli stessi scienziati affermano che ciò che conosciamo dell’ universo è solo una piccola parte. Gesù viene chiamato Re dell’universo, di un universo misterioso. Egli è Re anche di tutto ciò che ancora umanamente non conosciamo, soprattutto dal punto di vista spirituale. Basta una tale considerazione per farci capire quanto sia importante e preziosa la persona di Gesù. Essere Re, vuol dire conoscere tutta la realtà del regno e avere in mano le redini di tutto ciò che lo compone. Essere Re dell’universo significa ancheavere la capacità e la forza di proteggere il regno dalle minacce che lo assediano. Nessuno poi è in grado di sapere quali prospettive e programmi avrà in mente Gesù, perché il suo regno possa avere continuità e fecondità nei tempi futuri. Quello che la storia ha registrato è che molti cambiamenti sono già avvenuti. Dovremmo esultare di gioia, sapendo che una persona così importante e preziosa come Gesù, noi la possiamo non solo avvicinare, ma addirittura ricevere nella Santa Eucaristia.
Questa è una dimostrazione di quanto sia grande e possiamo veramente dire “eroico”, l’Amore che Gesù ha per tutti coloro che fanno parte del suo regno. Non dovremmo mai lamentarci, ma solo e sempre ringraziare Gesù per questa sua presenza così generosa e attiva per tutti. Dobbiamo saper dire grazie anche perché ancora poco sappiamo di quello che Lui ha fatto e continua a fare per la nostra salvezza e per sostenerci nella nostra vita quotidiana. Il nostro impegno oggi, è fare il possibile per migliorare la conoscenza di Gesù, meditando bene su tutto quello che è successo nei tre anni della sua missione qui sulla terra. Se manchiamo a questo impegno, rimaniamo vittime di una pigrizia che porta inevitabilmente all’aridità spirituale.
- Gesù regna nei nostri cuori?
Gesù, con delicata insistenza, chiede di poter abitare nei nostri cuori, di regnare in noi.
Se rispondiamo positivamente alla richiesta di Gesù, se veramente disponiamo che il nostro cuore si apra, Lui stesso trasformerà il nostro cuore in un “tabernacolo”. Perché questoavvenga, dovremo mettere con fiducia la nostra vita pienamente nelle mani di Gesù, così che la possa plasmare come Lui vuole. Non è però così semplice il cammino che dobbiamo fare per arrivare ad essere dei “tabernacoli viventi”. Determinante sarà anche il nostro impegno di vivere con semplicità e con fede la Presenza di Gesù. Una difficoltà che ancora dovremo superare, è la paura di salire in alto. Il demonio, infatti, fa di tutto per metterci davanti le mille difficoltà che possiamo trovare se decidiamo di non andare oltre la mediocrità. A questo punto, è bene fare memoria di quanto è scritto nell’Apocalisse: “Conosco le tue opere, tu non sei né freddo, né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido… io sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap. 3,15-16). Un’affermazione così severa fa veramente pensare, ma nella vita il requisito che a tutti viene richiesto, è di impegnare bene tutti i talenti che Dio ci ha dato.
Non dobbiamo fare confronti con altre persone, ma solo essere certi che il Signore chieda tutto o niente. E’ nella totalità del dono che si arriva alla fecondità. Non tutti ricevono dieci talenti, ma anche fosse un solo talento, dobbiamo impegnarlo con coraggio. E’ questa la condizione perché Gesù regni nei nostri cuori. Non lasciamoci prendere dalla paura. Non siamo soli in questo cammino, e Gesù ci assicura la sua presenza: “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt. 28,20). Il dono che Gesù ci offre, è rendere il nostro cuore un tabernacolo vivente; se lo sapremo accogliere, diventerà un prezioso dono anche per le persone che incontriamo nel nostro cammino.
Maria la nostra cara mamma celeste, ci aiuti ad essere persone che con coraggio fanno un cammino di piena accoglienza di Gesù, Re dell’universo.