Commento Vangelo di Luca 4,1-2
“IN QUEL TEMPO, GESU’ SI ALLONTANO’ DAL GIORDANO ED ERA GUIDATO DALLO SPIRITO NEL DESERTO, PER QUARANTA GIORNI, TENTATO DAL DIAVOLO” (Luca 4,1-2)
Stupisce il fatto che Satana possa tentare anche Gesù, ma così è stato. Dopo i giorni di preghiera nel deserto, ecco la triplice tentazione, che Satana ha voluto fare a Gesù. Le tre tentazioni sono quelle vissute anche dal popolo di Israele nel suo cammino nel deserto. La tentazione del pane (la manna cf. Esodo 16); la tentazione dell’idolatria (il vitello d’oro, cf. Esodo 32) e quella di voler mettere alla prova il disegno Divino (richiesta del miracolo dell’acqua a Massa e Meriba).
> La prima tentazione: “Se tu sei il Figlio di Dio, dì che queste pietre diventino pane” (v.3). Quello che Satana voleva raggiungere, era di ottenere un atto di obbedienza da Gesù, cioè di sottometterlo in qualche modo alla sua volontà. Gesù ha risposto citando un passo della Bibbia: “Non di solo pane vivrà l’uomo” (Deut.8,3). Noi abbiamo bisogno anche di pane, ma ci sono delle necessità molto più importanti. Come Cristiani, abbiamo bisogno di tanta fede e di tanto amore. Desiderare ciò che non serve, è mancanza di fiducia nella Divina Provvidenza.
> Seconda tentazione: Il demoniodopo aver mostrato a Gesù tutti i regni dellaterra, disse: “Ti darò tutto questo potere e la loro gloria…se ti prostrerai in adorazione davanti a me” (vv.6-7). Certo non poteva chiedere cosa peggiore di questa. Gesù, rispose ancora con Parole della Sacra Scrittura: Sta scritto: il Signore, Dio tuo, adorerai: a Lui solo renderai culto” (Deut. 6,13).Questo dovrebbe essere il comportamento di ogni credente; purtroppo, molte sono ancora le persone che oggi si piegano davanti al “vitello d’oro”: il denaro, il potere, il piacere. Una tale idolatria ha causato e causa ingiustizie, sofferenze, guerre, povertà e veramente situazioni di sofferenza in diverse nazioni della terra.
> La terza tentazione: Nella terza tentazione, ildemonio ha voluto provocare Gesù, chiedendo che si gettasse giù dal punto più alto del Tempio. Con questo gesto avrebbe dimostrato di essere Dio e quindi certamente gli Angeli sarebbero venuti in suo soccorso. La risposta di Gesù è ancora una volta con Parole della Bibbia: “Non metterai alla prova il Signore tuo Dio” (Salmo 91,11).Anche questa risposta data al maligno, è da considerare attentamente anche per noi. E’ facile infatti fare scelte o compiere gesti che non sono proporzionati alle nostre capacità. Dobbiamo essere umili. Presumere di essere in grado di fare cose non conformi alle nostre capacità, è sempre un errore da evitare.
> Il libero arbitrio
Il libero arbitrio è una facoltà che il Signore ci ha dato, che ci permette di distinguere il sentire dall’acconsentire. E’ un fatto naturale e inevitabile che vengano alla mente pensieri buoni o vere tentazioni. Poichè si tratta di situazioni non volute, queste cose non sono da considerare di per sé, causa di peccato. Quando però con piena coscienza accettiamo il pensiero, allora si cade in una responsabilità morale. Ogni tentazione del demonio va respinta quindi con fermezza e con tempestività; quando siamo in grado di farlo, dovremmo fare come Gesù e respingerle con Parole della Sacra Scrittura Maria, la nostra mamma celeste, ci aiuti sempre a evitare il male e a fare il bene.