Commento alla prima Lettera ai Corinzi
ORA RIMANGONO QUESTE TRE COSE: LA FEDE, LA SPERANZA E LA CARITA’. MA LA PIU’
GRANDE DI TUTTE E’ LA CARITA'” (1 Cor. 13,13)
Il Cristianesimo fonda il suo cammino sulla Parola di Dio e con virtù da seguire con fedeltà e perseveranza. Fra le virtù più importanti abbiamo la fede, la speranza e la carità.
– La fede, che noi riceviamo come piccolo seme nel Battesimo; cresce e matura nel corso della vita. Credere significa riconoscere il valore, l’autorità e l’autorevolezza della Parola di Dio. Una Parola che poi va vissuta nella vita quotidiana, con piena obbedienza.
– La speranza, è conservare piena fiducia nel compimento del progetto che Dio ha sull’umanità e sulle singole persone, nonostante le avversità e gli ostacoli che si riscontrano. Noi sappiamo che il bene è più forte del male. Gesù lo conferma dicendo che “Le potenze degli inferi non prevarranno” (Mt. 16,18), anche se i tempi e i modi li conosce soltanto Dio.
– La carità, è la più grande di tutte le virtù, è da considerare così per tutto ciò che comporta e per tutto ciò che esige da un vero Cristiano. Ecco alcune esemplificazioni:
> La Carità, è vivere la legge dell’ Amore; è fare dono cioè di quello che abbiamo ricevuto.
Un significativo esempio lo possiamo avere nel funzionamento del cuore, che riceve sangue dalle vene e poi lo rimanda purificato nelle arterie. Sono due funzioni coordinate e indispensabili per il buon funzionamento di questo organo vitale. Il Cristiano deve essere capace di credere e quindi di accogliere tutto l’Amore che Dio ha per noi: “Ti ho amato di un Amore eterno” (Geremia 31,3). Gesù stesso ha chiesto per noi al Padre: “L’Amore con il quale mi hai amato sia in essi ed io in loro” (Gv.17,26). Un Amore così grande e così forte non può essere trattenuto per noi, ma esprime tutta la sua efficacia nella misura in cui lo comunichiamo alle persone che incontriamo nel nostro cammino. Gesù dice: Amate anche i vostri nemici”…Per osservare questo comando, certamente occorre una grazia particolare.
> La carità è avere la forza di perdonare. Non è facile perdonare,specialmente quando veniamo offesi e ancora di più quando siamo dalla parte della ragione. Gesù così ci ha insegnato nella preghiera del Padre nostro: “Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori” (Mt.6,12). Sono queste le condizioni che rendono la carità una virtù primaria.
> La carità è vivere lasciando. E’ naturale difendere ciò che ci appartiene, ma è virtù saper donare anche le cose a cui siamo particolarmente attaccati. Questo dice Gesù: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Mt. 16,24). Non tutti sono chiamati a questo stile di vita, ma per tutti è importante essere generosi, caritatevoli e, specialmente, non sottrarsi nel dare il nostro aiuto anche economico.
> La carità è compiere con competenza il nostro lavoro. E’ un fatto di coscienza prepararsi bene per il lavoro che siamo chiamati a compiere. Essere superficiali, proprio per una mancata preparazione, è un peccato, è una mancanza di carità. Tutto questo se è necessario dal punto di vista umano, lo è ancora di più sul piano spirituale. “Non si può amare ciò che non si conosce”. Forse molte persone hanno perso la fede, proprio perchè nessuno gli ha parlato di Gesù in un certo modo. Diceva S. Teresa D’Avila alle sue consorelle: “Se Gesù non vi basta, non è Lui”.
> La carità comporta sempre sacrificio. Tutte le cose belle hanno un prezzo. Una vita comoda, dove si pensa solo a se stessi, dove non si fa spazio a chi per tanti motivi è in difficoltà, dove si demanda ad altri quello che possiamo fare anche noi, non è carità. Santa Teresa di Calcutta è un esempio che dobbiamo seguire se ci professiamo veri Cristiani. La pigrizia è un peccato.
> La carità, va vissuta con perseveranza. Non basta compiere ogni tanto qualche buona azione. Quello che possiamo fare, lo dobbiamo fare sempre, con tempestività e generosità.
Queste poche indicazioni bastano per farci comprendere come la Carità sia una virtù fra le più grandi. Un serio compimento della carità, e’ possibile assolverlo, solo se sostenuto da una vita spirituale ben consolidata. Una particolare attenzione va data non solo alle tante preghiere che possiamo dire, ma al tempo e al modo con cui viviamo, sappiamo vivere la Presenza di Gesù.
In questo giova molto il tempo dato alla meditazione e all’Adorazione della Santa Eucaristia.
Affrontiamo il cammino che esige la vera carità, con serenità e fiducia, invocando un aiuto particolare in merito alla nostra cara Mamma Celeste che più di noi desidera il pieno compimento della carità in tutti i suoi figli.