Commento al Vangelo di Matteo 5,44
“MA IO VI DICO; AMATE I VOSTRI NEMICI E PREGATE PER QUELLI CHE VI PERSEGUITANO (Matteo 5.44).

Gesù è un maestro buono, ma anche severo. Conosce perfettamente come sono fatte le creature umane, le capacità che hanno, insieme ai tanti limiti. Come maestro di vita, conosce bene quale sia la strada che tutti dovremmo percorre per arrivare al “porto giusto”. A Lui, quindi, dobbiamo obbedire anche quando alcuni suoi insegnamenti sembrano difficili da osservare.
Così un giorno, parlando della nuova giustizia, in opposizione a comportamenti, che il mondo suggerisce, Gesù ha detto: ” Io vi dico, amate i vostri nemici, e pregate per quelli che vi perseguitano”(Mt. 5,44). Questo insegnamento, appare subito molto difficile da seguire e certamente, senza un aiuto spirituale, ben pochi sarebbero in grado di metterlo in pratica. Ma Gesù, non fa sconti e ribadisce dicendo: “Se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?” (v.46). Questo è ciò che dobbiamo fare.
Gesù conosce i nostri limiti, pertanto, mentre ci comanda di compiere atti di carità che si possono definire eroici, allo stesso tempo ci fa capire che almeno qualcosa possiamo fare e cioè “Pregare per quelli che ci perseguitano”; se abbiamo la forza di metterci davanti al Tabernacolo, con il cuore ferito, ma anche con la volontà di essere pienamente obbedienti agli insegnamenti di Gesù, allora si riesce a ricuperare un pò di pace e di serenità. Certamente, non è possibile rimanere indifferenti di fronte a certe umiliazioni e cattiverie umane, ma se abbiamo la forza di pregare per chi ci fa del male, misteriosamente qualcosa cambia.
- La misteriosa azione di Dio
Il Creatore ha dato alla creatura umana delle facoltà importanti e preziose, ma pur sempre limitate. Con umiltà è dunque importante prendere atto che Dio, in alcune circostanze è presente e compie ciò che per noi non è comprensibile. “Nulla è impossibile a Dio” (Luca 1,37). Ecco perché pregare anche per situazioni che umanamente sembrano senza speranza, alla fine può succedere anche il miracolo
della conversone. Non dobbiamo mai mettere limiti alla Divina Provvidenza. Non dimentichiamo però che i tempi e i modo di operare del Signore non sono i nostri, per questo è bene insistere con la preghiera, pregare con perseveranza anche se al momento non sembra di vedere grandi cambiamenti.
- Una fiducia senza limiti
Più volte siamo esortati ad avere fiducia, piena fiducia in Dio: ciò vuol dire non aspettare di avere segni evidenti, concreti per credere in Lui. Quello che conta è riconoscere il valore, l’autorità e l’autorevolezza della sua Parola.Questa è la fede! Fa molto riflettere quello che Gesù un giorno ha detto agli Apostoli, che gli avevano chiesto: “Accresci in noi la fede. Il Signore rispose: Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: sradicati e vai a piantarti nel mare, ed esso vi obbedirebbe” (Luca 17,6). Una tale risposta ci fa arrossire, perché conferma che le nostre preghiere e le varie suppliche, non sono di fatto come dovrebbero essere. Non ci dobbiamo scoraggiare, ma almeno renderci conto che “Il Signore è fedele” (2 Tes.3,3) mentre noi quale fede abbiamo?
Chiediamo alla nostra mamma celeste, una fede vera e grande come la sua.