Commento al Vangelo di Matteo 4,19
“GESU’ DISSE LORO: VENITE DIETRO A ME, VI FARO’ PESCATORI DI UOMINI” (Matteo 4,19)

Gesù per la sua missione, ha chiamato come collaboratori dei semplici pescatori, perchè fossero un giorno capaci di annunciare e testimoniare al mondo il suo messaggio.
Fu certamente un compito gravoso e di grande responsabilità quello degli Apostoli, ma la loro azione fu sempre guidata e sostenuta dallo Spirito Santo. L’opera della
salvezza dell’umanità è tutta e sempre e soltanto opera di Dio.
> “Venite dietro a me”
Con una parola forte e autorevole, Gesù ha invitato a seguirlo, Pietro e Andrea che gettavano le reti in mare e poi Giacomo e Giovanni, che stavano riparando le reti con il loro padre Zebedeo. Quello che stupisce di questa chiamata è la tempestiva risposta che hanno dato questi uomini: “Essi, subito lasciarono le loro reti e lo seguirono” (v.20). Come è stato possibile lasciare subito quello che stavano facendo, senza neppure conoscere bene il contenuto e la motivazione di questa richiesta? Certamente è intervenuta una Grazia particolare che Gesù ha concesso loro in quel momento. La storia della salvezza è nelle mani di Dio e da Lui portata avanti nel tempo.
> “Vi farò peccatori di uomini”
Gesù chiama per nome questi pescatori e subito annuncia loro anche quale sarà il compito; diventare pescatori di uomini. Un compito elevatissimo e certamente non alla portata di quello che potevano fare come semplici pescatori.
Con queste parole Gesù fa conoscere quale sia la sua vera missione qui sulla terra: essere il salvatore dell’umanità. Tutta la sua vita, dal giorno in cui ha assunto la natura umana nel grembo di Maria, al Santo giorno in cui ha steso le braccia sulla Croce, ogni momento e ogni sua azione è valsa per mettere in atto, e per aprire le porte del Paradiso a tutti coloro che lo avrebbero seguito. La missione di Gesù continua nel tempo, fino al giorno in cui si compirà quello che il Padre ha voluto e vuole: “Fare di Cristo, il cuore del mondo”.
- La nostra collaborazione
Agli Apostoli Gesù ha concesso Grazie e facoltà spirituali così da essere per sempre delle “colonne della Chiesa”, ma ogni persona che con fiducia si affida a Gesù, che crede nella sua missione, ha chiesto e chiede una sincera e personale collaborazione. In termini concreti, cosa possiamo fare per collaborare al grande progetto del Padre, iniziato con la venuta di Gesù? Ecco alcune indicazioni:
– Vivere in Grazia di Dio. Obbedienza ai Comandamenti e ad ogni esortazione di Gesù, che troviamo nei Vangeli.
- Vivere la comunione con Gesù. Lui è la Vite, noi siamo i tralci, non ci può essere azione positiva di collaborazione con Gesù se il “tralcio” vantasse il potere di agire e di compiere un cammino efficace separato dalla vite.
- Credere nell’Amore che Gesù ha per noi. Soltanto se siamo certi del suo Amore, avremo la forza di comunicarlo ai fratelli che incontreremo nel cammino.
Maria ci aiuti a collaborare sempre all’azione redentrice del suo Figlio Gesù.