Commento al Vangelo di Matteo 25,10
“ORA MENTRE QUELLE ANDAVANO A COMPRARE L’OLIO, ARRIVO’ LO SPOSO E LE VERGINI CHE ERANO PRONTE ENTRARONO CON LUI ALLE NOZZE ” (Mt 25,10)
Gesù più volte nella sua missione ha esortato le persone ad essere sempre pronte a rispondere alle esigenze del momento. Importante, quindi, è una dovuta saggezza nel compiere il proprio dovere.Questo un giorno Gesù lo ha fatto capire con la significativa parabola delle dieci vergini invitate a delle nozze. Esse si premunirono delle lampade in attesa dell’arrivo dello sposo e intanto si addormentarono. Quando “A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro!”, spontaneo fu il gesto delle vergini di accendere le loro lampade. Cinque di essere però si resero conto che non avevano abbastanza olio, allora chiesero alle altre di avere in prestito un pò del loro olio, ma queste, temendo di restare esse stesse senza olio, risposero: “Andate piuttosto dai venditori e compratene” (v.9). Mentre le vergini andarono a rifornirsi di olio, arrivò lo sposo e le cinque vergini che erano pronte entrarono alle nozze “E la porta fu chiusa” (v.10). Era naturale che entrate le persone invitate, fosse chiusa la porta, ma quella chiusura ebbe un significato diverso.
Una triste sorpresa
Comprato l’olio, arrivarono di corsa anche le altre cinque vergini, ma con grande sorpresa trovarono la porta chiusa e alla richiesta di entrare si sono sentite dire: “In verità vi dico: non vi conosco” (v.12). Eppure erano invitate come le altre vergini, come mai questa severa risposta? Questo vuol dire che non essendosi presentate al momento giusto, altre persone, con nomi e caratteristiche diverse, hanno occupato il loro posto. Ecco perché si sentono dire: “Non vi conosco”. Mortificate e deluse per una tale risposta, a nulla ha valso la loro insistenza e hanno perso l’occasione tanto attesa .
Essere vigilanti
Prezioso è l’insegnamento di questa parabola. Nella vita dobbiamo essere sempre pronti a rispondere alla chiamata che il Signore ci rivolge. Praticamente dovremmo essere sempre rivolti e attenti alle realtà del cielo e non occupati e soffocati dalle cose di questo mondo. La parabola si conclude con parole molto significative: “Vegliate dunque, perchè non sapete nè il giorno nè l’ora” (v.13). E’ pur vero che viviamo sulla terra, con tante necessità e compiti particolari, questo il Signore le sa bene. Quello che conta, è vivere sempre in Grazia di Dio, perchè non sempre potremmo avere il tempo di riparare al peccato con una buona confessione.
E’ importante non rimandare a domani, quello che possiamo e dobbiamo fare oggi. Molte possono essere le giustificazioni per questi rimandi, ma nessuno però è in grado di conoscere i tempi in cui possiamo entrare al banchetto nuziale.
Coscienza dei nostri limiti
Nel cammino che stiamo facendo, è bene fare attenzione ai limiti che abbiamo. Qualche volta presumiamo di essere in grado di fare tutto da soli; tutti siamo persone con dei limiti e per di più in un mondo pieno di pericoli. Dobbiamo essere umili e invocare lo Spirito Santo, come presenza indispensabile per riuscire ad essere sempre puntuali e capaci di compiere bene il nostro dovere.
Maria, ci aiuti ad essere persone che camminano con umiltà e con fede.