Commento al Vangelo di Matteo 20,13
“AMICO NON TI HO FATTO TORTO. NON HAI FORSE CONCORDATO CON ME PER UN DENARO?”
(Matteo 20,13)
Dio agisce sempre con giustizia, ma sempre è presente e operante in Lui la generosità. Questo, Gesù, lo ha fatto capire con una parabola di un uomo che aveva chiamato dei lavoratori a lavorare nella sua vigna, ma in diversi orari. Alla fine, gli operai furono ricompensati tutti con la stessa moneta. Allora i primi si sono lamentati dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo” (v.12).L’osservazione è giusta, “Ma il padrone rispondendo a uno di loro disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me un denaro?”. Quindi il datore di lavoro ha dimostrato di non aver mancato al suo dovere, dando agli operai quanto era stato pattuito.
- Gelosia e invidia
Come Cristiani, dovremmo essere contenti quando le cose vanno bene alle persone che conosciamo; condividere la loro gioia, ma non è sempre così. Molte volte, anche per piccole cose, scatta una forma di gelosia, di invidia verso chi sta meglio di noi. E’ un peccato frequente per il quale dovremmo fare molta attenzione. “Dio è Amore” e pertanto la sua generosità, il suo Amore non ha limiti e nella sua sapienza, “ha tutti i diritti di fare come ritiene opportuno”; non ha certo bisogno di consultarsi con noi su quello che deve fare per aiutare i poveri o persone che sono in particolare necessità. Essere gelosi o invidiosi, è una offesa che facciamo a Dio stesso, è una mancanza di fiducia nella sua generosità.
- Giustizia
Uno dei grandi insegnamenti che riceviamo dal Signore è proprio sul fronte della giustizia. In ogni situazione in cui siamo chiamati a operare, come cristiani, il comportamento che dobbiamo avere è di essere sempre non solo fedeli ai nostri doveri, ma anche persone che svolgono la loro professione con una vera e provata competenza. Questo è un senso di giustizia non meno importante di altri. Ci sono persone che forse non hanno una grande frequenza con la Chiesa, ma la loro serietà e la vera competenza nello svolgere la loro professione, diventa un agire che merita il titolo di persone giuste. Se non siamo in grado di svolgere un certo lavoro come si conviene, bisogna avere l’umiltà di lasciare ad altri certe responsabilità.
- Generosità
Un secondo insegnamento che questa parabola ci suggerisce, è di avere un cuore generoso. Sono tante le necessità che in questi momenti si presentano. Non tutto si può fare, ma quello che rientra nelle nostre possibilità, lo dobbiamo fare. Diceva giustamente San Vincenzo De Paoli, un apostolo della carità, che “il bene va fatto bene“. Molte sono le paure ingiustificate che non ci permettono di essere dono al fratello che è in difficoltà. Rimandare a domani l’intervento, può essere troppo tardi. Preghiamo lo Spirito Santo, perchè sia Lui a farci capire certe urgenze e che ci dia la forza per intervenire con generosità e con tempestività.
Maria, la nostra cara mamma celeste, ci renda figli giusti e generosi.