Commento al Vangelo di Matteo 13,43
“ALLORA I GIUSTI SPLENDERANNO COME IL SOLE NEL REGNO DEL PADRE LORO” (Mt.13,43)
Abbiamo coscienza di quello che ci attende dopo la morte? Le persone che non credono, un giorno si pentiranno, ma troppo tardi. Gesù nel dare la risposta a dei Sadducei i quali dicevano che non c’è risurrezione, fece notare come Dio si presentò a Mosè dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe; non il Dio dei morti, ma dei viventi” (Mc.12,26-27). Questa è una conferma che la morte non è la fine della vita, ma solo il passaggio per entrare nella pienezza della vera vita.
- “I giusti splenderanno come il sole“
Gesù con parole velate, che vanno sempre comprese con saggezza spirituale, ha già rivelato a noi, seppure in parte, quello che ci attende dopo la morte. Come prima cosa mette in evidenza “lo splendore” che si manifesterà in coloro che raggiungono il Paradiso. Sono i Santi, che avendo vissuto in modo pieno l’intimità con Dio, riflettono in cielo quella misteriosa Luce che è propria di Dio stesso. Questa “Luce” è l’Amore di Dio, è la potenza di Dio, è la Santità di Dio, Questa “Luce” splenderà come il sole in persone che, nel corso della vita terrena hanno vissuto con Dio come se fossero con Lui “una cosa sola”.
- Una preziosa rivelazione
Nella Legge di Mosè si legge: “Se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, un suo fratello prenda la moglie e gli dia discendenza” (Mc. 12,19). Poiché questo non è avvenuto di seguito per sette fratelli e nessuno ha lasciato discendenza, allora hanno chiesto a Gesù: “Alla risurrezione, di quale di loro sarà moglie?” (v.23). Preziosa e interessante è stata la risposta di Gesù; “Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie, né marito, ma saranno come angeli nei cieli” (v.25). E’ questa la preziosa rivelazione di Gesù: che in Paradiso, saremo avvolti e trasfigurati dallo splendore eterno di Dio stesso, e il fatto nuovo e dominante poi, è che “saremo come angeli”. Ora non siamo in grado di comprendere altri nuovi particolari su questa realtà. Una cosa però è certa, che l’infinito e trascendente Amore di Dio, ci renderà capaci di vivere la vita con Lui, con caratteristiche ancora tutte da scoprire, anche se Gesù ci anticipa qualcosa dicendo che: “saremo come angeli”.
- Un cammino di preparazione
Facciamo buona memoria di queste verità che ci riguardano personalmente, perche arriverà anche per noi il giorno in cui potremo raggiungere il Paradiso. Quello che oggi dobbiamo fare, è vivere il tempo presente in piena armonia con il Signore, in obbedienza alla sua Parola, ben impegnati nel vivere rivolti alle realtà del cielo e non soffocati dai problemi di questo mondo. Indispensabile poi è quanto fa osservare San Giacomo: “A che serve fratelli miei, se uno dice di avere la fede, ma non ha le opere? Questa fede può salvarlo?” (Gc.3,14). Necessario quindi essere persone che, oltre alla preghiera quotidiana e all’Adorazione della Santa Eucaristia, vivono la loro vita in un servizio concreto al prossimo.
Maria, la nostra cara mamma, ci aiuti a camminare sulla strada verso il Paradiso.