Commento al Vangelo di Matteo 11,6
” BEATO È COLUI CHE NON TROVA IN ME MOTIVO DI SCANDALO” (Matteo 11,6)

Alcune azioni e messaggi, compiute da Gesù durante la sua missione sulla terra, sono state di un valore così grande, da non essere comprese dalla nostra mente. Sono realtà che diciamo soprannaturali per cui è solo con la fede, con la piena fiducia in Gesù che le possiamo accogliere.
Scribi, Farisei e dottori della Legge molte volte invece si sono scandalizzati di fronte a certe affermazioni o miracoli compiuti da Gesù. Basti pensare allo scandalo quando, nella Sinagoga di Cafarnao, hanno ascoltato il discorso che parlava del suo Corpo e del suo Sangue che sarebbero diventati per noi Cibo e bevanda. Così pure quando parlava della sua Morte e Risurrezione.
- La forza degli umili
Le persone semplici, le persone umili, dimostrano di avere una tale forza spirituale, da riuscire ad accogliere con gioia anche verità umanamente non comprensibili. Questo, non perchè l’umile sia in grado di comprendere il contenuto di queste verità, per esempio l’Eucaristia, ma perchè “cecamente” le accoglie per la piena fiducia che ha nella Parola di Gesù, nella sua persona Divina. Ecco perchè Gesù dice: “Beato è colui che non trova in me motivo di scandalo”.
Questa è la fede! Questo è ciò che dovremmo chiedere allo Spirito Santo e cioè di avere anche noi quell’umiltà che introduce e porta alla fede.
- Una tentazione da vincere
Vivendo in un mondo inquinato di paganesimo e di forme di religiosità, che non hanno nulla a che fare con la vera fede, è facile essere anche noi inquinati dall’aria che respiriamo. Il pericolo, la tentazione che Satana fa serpeggiare, è che basti una qualche fiducia in Gesù, col dire che in fondo noi non siamo dei santi.
Ma è proprio nell’accontentarsi di una certa fede, che alla fine si arriva all‘aridità spirituale. C’è chi pensa di essere a posto perchè non commette peccati gravi e che spetti soltanto a dei consacrati raggiungere livelli di alta fede. Non è così! Ecco la tentazione di Satana, farci accontentare del poco che sappiamo fare e lasciare a persone particolari, certe esperienze di alta spiritualità.
- La verifica
Si dice che “non c’è peggior cieco di colui che non vuol vedere”. Dobbiamo avere il coraggio di essere sinceri con noi stessi. Certe “maschere” non servono, anche perchè la verità, non rimane nascosta. Abbiamo una coscienza che si fa sentire anche quando si vorrebbe che rimanesse in silenzio. Pertanto, se decidiamo di vivere l’esperienza religiosa nel modo giusto, se facciamo il possibile per coltivare una vera relazione con Gesù, sempre presente in mezzo a noi, allora il livello di vita sale senza interruzioni, Salendo in alto, sempre più in alto, si percepiscono verità consolanti e sempre nuove. Una delle verità più grandi è scoprire quanto sia preziosa la Presenza di Gesù; la grazia di avere Dio come Padre e di essere illuminati e sostenuti dalla luce e dall’Amore dello Spirito Santo. Quando si viaggia a basse quote, tutto questo non avviene. La grazia sta anche nel fatto che salendo a quote alte, la Luce è sempre più forte e più vera diventa l’esperienza di Gesù.
Ci aiuti Maria a raggiungere quelle “alte quote” a cui siamo chiamati.