Commento al Vangelo di Matteo 10,39
“CHI AVRA’ TENUTO PER SE’ LA PROPRIA VITA, LA PERDERA’, E CHI AVRA’ PERDUTO LA PROPRIA VITA PER CAUSA MIA, LA RITROVERA'” (Matteo 10,39)
La vita è un dono prezioso che ci viene dato in modo gratuito. Non è facile per nessuno gestire bene e in modo equilibrato questo dono. Non si nasce maestri, ma persone che tutto hanno da imparare e i primi educatori sono i genitori che direttamente hanno collaborato per il concepimento dei figli. Nel corso degli anni non deve però mancare il personale contributo, necessario a raggiungere una positiva maturità umana e spirituale.
- “Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà“
Gesù, nella sua bontà e misericordia, nonostante le nostra povertà, ci indica sempre la strada giusta per arrivare ad essere persone felici e mature. E’ una strada “stretta” quella che Lui ci suggerisce, non sempre appetibile perché comporta impegni concreti e i risultati non sono sempre così visibili e tempestivi. Questa strada ha un nome: “farsi dono”. E’ un modo di impostare la vita che non tutti comprendono e che il mondo pagano respinge, esortando invece ad essere attenti solo ai propri interessi; praticamente suggerisce una vita all’insegno dell’egoismo. Essendo questa una strada più facile e non impegnativa, molti la seguono, ma alla fine si troveranno delusi. Per loro avverrà quello che Gesù un giorno disse: “Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà”. Chi non crede a queste parole di Gesù, prima o poi, entra in una fase di impoverimento umano e spirituale, per cui tutto perde senso di quello che fa. Si crea un vuoto che a volte alcune persone cercano di riempire con l’uso disordinato del denaro, del potere o del piacere, ma tutto questo danneggia inevitabilmente la loro vita.
- “Chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la ritroverà“
Quello che Gesù annuncia, sempre ha il suo compimento, anche se non sempre è così visibile. La verità di quello che dice Gesù è confermata da uomini e donne che hanno avuto il coraggio, e certamente anche la Grazia, di vivere tutta la propria vita come dono, come servizio, per la gloria di Dio e per il bene dei fratelli.
La volontà e la perseveranza nel farsi dono” porta la persona alla pienezza dell’Amore. Gesù parla di ritrovamento della vita, Un fatto che già si realizza su questa terra perché l’impegno quotidiano di “farsi dono”, genera Amore, gioia e tanta pace. Chi vive in questo modo, si sente realizzato; è contento che la sua vita abbia un senso, un valore per sé stessa e per le persone che incontra. Gesù comunque, quando dice che la vita impostata “come dono” la ritroverà, certamente fa riferimento anche a ciò che ci attende dopo la morte. Allora vedremo quello che sulla terra è rimasto nascosto, ma soprattutto saremo accolti e raggiunti dal caloroso e misterioso abbraccio della Persona del Padre, di Gesù e dello Spirito Santo. Nel corso della storia quante persone che conosciamo bene per nome, ma tante altre che solo il Signore conosce, hanno dato conferma che donando la propria vita per Gloria di Dio e per un totale servizio ai fratelli, hanno trovato e per alcuni proprio ritrovato la bellezza e il valore della vita. Quello che Gesù ancora ci dice è di essere perseveranti nell’evitare il male e fare il bene.
Che Maria ci aiuti a superare le inevitabili difficoltà che la vita quotidiana comporta.