Commento al Vangelo di Marco 8,29

“E VOI CHI DITE CHE IO SIA? (Marco 8,29)
Era già da tempo che Gesù parlava alla gente e che faceva miracoli. Un giorno ai Discepoli pose una domanda:“La gente che dice che io sia?” (v.27),la loro risposta fu varia e dissero: “Giovanni il Battista, altri poi Elia o uno dei Profeti” (v.28). Gesù ha voluto però avere da loro una risposta personale, pertanto replicò dicendo: “E voi chi dite che io sia?” (v.29). Rispondere alla domanda di Gesù, non è stato facile. Pietro prese la parola e con il suo modo caratteristico di esprimersi disse: “Tu sei il Cristo” (v.29), poche parole, ma cariche di significato: Tu sei il nostro Salvatore.
- La nostra risposta
La domanda che Gesù ha posto ai suoi Discepoli, oggi la rivolge a ciascuno di noi: “E voi chi dite che io sia?”. Con umiltà e sincerità, dopo aver invocato lo Spirito Santo, dobbiamo dare la nostra risposta. Quello che un po’ tutti possiamo dire è che Gesù è una persona così preziosa, da non essere comprensibile con la nostra mente, se non in minima parte. Ciò che nasce spontaneamente dal cuore e attraverso la preghiera, è che Gesù è il tutto del nostro esistere; è una sorgente di luce particolare e misteriosa; un tesoro dal valore incalcolabile; una Persona in grado di comprendere e di corrispondere a tutte le esigenze del nostro vivere; è Colui che, riaprendo le porte del Paradiso con la sua Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione, ci ha fatto intravedere il fulgore e la bellezza della vita che ci attende. Egli è Colui che veramente salva e libera l’uomo da tutto ciò che offusca l’orizzonte che abbiamo davanti agli occhi. Gesù è la persona che fa sussultare il cuore per il coraggio che dimostra nell’essere costantemente presente in mezzo a noi, e che ogni giorno ci offre la possibilità di ricevere il suo Corpo e il suo Sangue. Gesù, è l’Amore che salva e che fa vivere la vita in pienezza.
- Una Parola nuova
Molte delle persone che hanno avuto la grazia di ascoltare Gesù “Erano stupiti dal suo insegnamento, perchè insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi” (Mc1,22). altri poi dicevano: “Da dove mai vengono a costui questa sapienza e questi miracoli?” (Mt. 13,54). Gli attributi che vengono riconosciuti a Gesù: sapienza e autorità, sono una conferma della preziosità della sua Parola. Per questo è importante ricordare che la fede è riconoscere e obbedire al valore della sua Parola. Quando questo avviene, la vita scorre con serenità e si sperimentano i famosi tre frutti dello Spirito Santo, che San Paolo ha scritto nella lettera ai Galati: “Amore, gioia, pace” (Galati 5,22). Quando invece manchiamo di fiducia alla Parola di Gesù, allora la vita si complica e si perde quella serenità che dovremmo sempre avere. Il cammino da compiere, è di essere obbedienti alla Parola di Gesù, anche nei momenti difficili che la vita comporta.
- Riconoscenza.
E’ importante e doveroso per tutti, rendere grazie per la presenza di Gesù in mezzo a noi. Esprimiamo la nostra riconoscenza, non con le parole, ma con il fermo proposito di agire sempre secondo gli insegnamenti che Lui ci ha dato, E’ Lui il nostro vero maestro; la nostra guida; la gioia del nostro esistere.
La nostra cara mamma del cielo, ci sostenga nel cammino che stiamo facendo.