Commento al Vangelo di Marco 4,31
“Il REGNO DI DIO E’ COME UN GRANELLO DI SENAPA CHE, QUANDO VIENE SEMINATO PER TERRA, E’ IL PIU’ PICCOLO DI TUTTI I SEMI CHE SONO SULLA TERRA” (Marco 4,31)

“Il regno di Dio” è l’opera che Dio compie e sta compiendo nel tempo; è la presenza viva, operante e carica di amore di DIo nel mondo; è una realtà fondata sulla pace, sulla giustizia e sulla fratellanza. Gesù rispondendo a Pilato che gli aveva chiesto se lui si considerasse Re, rispose positivamente e aggiunse: “Il mio regno non è di questo mondo” (Gv.18,36). Siamo quindi davanti a una realtà, a un regno che ha delle caratteristiche ben diverse da ogni regno umano.
- “Venga il tuo regno” (Mt.6,10).
Nella sapiente preghiera che Gesù ha insegnato agli Apostoli, viene invocato l’avvento del “Regno di Dio”. Sul momento, gli Apostoli, non erano in grado di comprendere il significato di queste parole; sarà lo Spirito Santo, che nel giorno della Pentecoste, illuminerà le loro menti alla verità che loro stessi poi dovranno annunciare al mondo intero. Oggi per noi è importante credere in questa grande opera che Dio sta compiendo. Coralmente e con fede, dobbiamo annunciare, in un mondo così in difficoltà, l’avvento di un Regno che veramente porta e fa’ vivere l’Amore, la pace e la giustizia.
- Le dimensioni del regno di Dio.
Gesù nella sua predicazione ha parlato del “Regno di Dio” e lo ha presentato come “Un granello di senapa”, una realtà piccola, percepita pertanto da poche persone, ma con un avvenire che stupirà tutti coloro che non hanno prestato fede a quest’opera di Dio. Questo piccolo seme diventerà un giorno “Il più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra” (v.32). Questa parola di Gesù apre alla speranza, mentre la situazione del mondo oggi, con le guerre in atto così crudeli e pericolose per il mondo intero, sembra proprio voler soffocare la speranza. Il Signore ha presente tutto ciò che avviene nella storia; solo Lui è capace di riportare la pace e garantire la crescita di quel piccolo seme di senapa. I tempi e i modi di questa crescita non li conosciamo, ma tutto ciò che viene annunciato, avrà il suo compimento.
- Il tempo dell’attesa
Quello che il Signore chiede a ciascuno di noi, è di avere piena fiducia nella sua Parola. La fede consiste proprio nel riconosce il valore, l’autorità, l’autorevolezza della “Parola”. Dubbi e incertezze vanno superate con fermezza, senza pericolosi tentennamenti, vivendo con forza d’animo il momento presente. Non dimentichiamo quello che Gesù stesso ha detto a Pietro a Cesarea di Filippo, quando, dopo avergli annunciato il futuro compito che avrebbe assunto, disse: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt.16,18).Questa è la verità che dobbiamo credere, nonostante le tante difficoltà e i problemi che esistono. Con grande fiducia viviamo quindi il momento presente; una fiducia sulla Parola di Gesù che ha operato e continua a operare in mezzo a noi per la salvezza dell’umanità e per l’avvento del suo regno.
Chiediamo a Maria un sostegno per vivere il momento presente con speranza.