Commento al Vangelo di Marco 3,35
“CHI FA LA VOLONTA’ DI DIO, COSTUI PER ME E’ FRATELLO, SORELLA E MADRE” (Marco 3,35)

Grande folla seguiva Gesù con interesse ascoltando la sua parola. Un giorno, tra la folla, erano presenti anche sua madre Maria e alcuni parenti. I discepoli hanno fatto sapere a Gesù della presenza di queste persone e, in modo particolare, della sua mamma la quale con meraviglia e con gioia, ascoltava le bellissime catechesi di suo Figlio. Sapendo questo, Gesù ha risposto con un prezioso insegnamento rivolto a tutti: “Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre” (v. 35). Con queste parole Gesù ha voluto far capire, che la sua vera famiglia non era quella con la quale ha convissuto a Nazareth per trent’anni, ma quella formata da ogni persona che compie con fedeltà la volontà di Dio.
- L’obbedienza
Una virtù fondamentale della vita cristiana, è l’obbedienza. Significativa è stata l’obbedienza di Gesù che “Umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Fil. 2,8). Mentre all’inizio l’atto di Adamo e di Eva, con la loro disobbedienza, ha causato tanto male, Gesù, con la sua obbedienza, ha salvato l’umanità. L’esempio di Gesù è per tutti norma di fede. Non è certamente facile compiere la volontà di Dio, ma possiamo vedere con i nostri occhi, quanto male, quante sofferenze, sono sorte dalla disobbedienza ai Comandamenti di Dio e a tutto ciò che il Vangelo prescrive. Gesù, rivolgendosi alla folla, ha fatto capire che quando una persona è obbediente, ottiene la grazia di entrare in un rapporto familiare con Lui stesso. Preziose sono le sue parole: “Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello sorella e madre”. Se abbiamo coscienza di quello che Gesù dice, grande è la gioia che nasce nel cuore.
- Un cammino sulla strada giusta
La vita è un lungo viaggio, da compiere sulla terra per arrivare al momento di entrare nella vera vita. Compiere un viaggio, vuol dire avere una meta ben precisa da raggiungere, rifornirsi di tutto il necessario per arrivare al traguardo che ci si è posti. E’ cosa buona, consultarsi con persone competenti circa l’itinerario da seguire. Poiché le difficoltà e gli ostacoli non mancano, è saggio mettere in conto il sacrificio che può comportare il cammino. Poiché siamo limitati e fragili, se qualche volta perdiamo la strada giusta, è importante trovare sempre il coraggio di ricominciare. Nel viaggio da compiere, è saggezza fare sempre riferimento alla Sacra Scrittura, i Vangeli in particolare. Non deve mai mancare nel nostro cammino l’invocazione allo Spirito Santo; luce per conoscere bene la strada da seguire e forza per superare le difficoltà che si possono incontrare.
- Una verifica
Non è facile il viaggio che siamo chiamati a compiere per arrivare alla vera vita. Ogni tanto è cosa buona fare una verifica sulla situazione in atto: per questo giova molto ciò che San Paolo scrive nella Lettera ai Galati, all’interno della quale elenca i nove frutti dello Spirito Santo. I primi tre sono: “Amore, gioia, pace”. Questi tre frutti, sono come un “termometro” che mette in evidenza la condizione spirituale in cui ci troviamo; se mancano, occorre l’umiltà di cercare la causa di tale povertà.Maria, ci accompagni nel difficile viaggio che stiamo compiendo sulla terra.