Commento al Vangelo di Marco 10,44
“CHI VUOL ESSERE IL PRIMO TRA VOI SARA’ IL SERVO DI TUTTI” (Marco 10,44)

Gesù ci esorta a vivere con umiltà. E’ facile lasciarsi prendere da forme di protagonismo che a volte fanno tanto male sia umanamente che spiritualmente. Un giorno Gesù è intervenuto proprio in riferimento a due suoi apostoli, Giacomo e Giovanni, che gli hanno chiesto di poter avere nel Regno dei cieli un posto particolare, addirittura, poter stare uno alla sua destra e uno alla sua sinistra. Gesù rispose: “Voi non sapete quello che domandate” (v. 38). E’ quando gli altri Apostoli si sono fatti sentire che Gesù coglie l’occasione per sottolineare quanto fosse importante, su questa terra, non cercare posti di privilegio, ma essere sempre disponibili al servizio di tutti, anche nei compiti più umili.
> Il primo sia servo di tutti
Gesù non si limita a sottolineare l’importanza del servizio che dobbiamo compiere nella realtà in cui viviamo, ma chiede che questo sevizio venga assunto soprattutto da coloro che occupano posti importanti. “Chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti”. Il mondo segue altri criteri, ma noi, ci ricorda Gesù, “Viviamo nel mondo, ma non siamo del mondo” (Gv.17,14). Servire, questo è il grande compito di ogni Cristiano e non farsi servire. Si legge nel Vangelo di Matteo “Il Figlio dell’uomo, non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la vita in riscatto di molti”. (Mt. 20,28). L’esempio di Gesù è molto significativo, Lui, che veramente è al primo posto nella società in cui viviamo, dichiara apertamente che il suo compito è di servire fino al punto di dare la vita per salvarci. Noi siamo chiamati a fare la volontà di Dio, perciò, ogni scusante che porti a fare il contrario di quello che Gesù insegna con parole e con la sua vita, va evitato nella maniera più assoluta.
> Come servire?
Confermata la necessità di essere sempre disponibili al servizio dei fratelli, dobbiamo verificare come compiere il servizio richiesto. In merito ci viene in aiuto un versetto del Cantico di Zaccaria che dice: “Servire i Signore senza timore, in santità e giustizia, al suo cospetto per tutti i nostri giorni” (Lc. 1,75). Un servizio che venga fatto “in santità e giustizia” e cioè in Grazia di Dio, con l’anima libera da ogni peccato grave; servire il Signore con gioia, con piena coscienza che siamo “al suo cospetto”, cioè che siamo alla presenza di Colui che conosce il servizio che facciamo e con quale intenzione lo compiamo. Un servizio che venga fatto anche se comporta dei sacrifici; questo lo rende ancora più meritevole. Una delle attenzioni che dobbiamo avere nel compimento dei vari servizi, è di privilegiare le persone povere.
E’ facile fare delle discriminazioni, che certamente non sono gradite al Signore.
Se non ci sono esigenze particolari, è cosa buona che il servizio venga fatto senza nessuna ricompensa. Un servizio importante per ogni persona che crede in Gesù, è dedicare del tempo all’Adorazione della Santa Eucaristia. Abbiamo in Prato due luoghi dedicati proprio all’Adorazione Perpetua: il Chiesino di San Paolo e quello della Sacra Famiglia; a Usella è possibile più ore al giorno. Il tempo dedicato all’Adorazione, è certamente un grande aiuto spirituale per molte persone che sono in difficoltà. Quindi, dedicare delle ore all’Adorazione Eucaristica, è allo stesso tempo una missione, cioè un sostegno alle persone che hanno bisogno di un aiuto umano e spirituale.
Maria ci aiuti ad essere generosi e sempre disponibili al servizio dei fratelli.