Commento al Vangelo di Luca 6,20
“BEATI VOI POVERI, PERCHE’ VOSTRO È IL REGNO DI DIO” (LUCA 6,20)

Una delle Beatitudini che Gesù ha predicato nel corso della sua vita pubblica, è stata sulla povertà: “Beati voi poveri, perchè vostro è il regno di Dio”. Gesù esalta e chiama beati, non solo coloro che mancano del necessario per vivere,ma in particolare coloro che sono coscienti di essere persone limitate e fragili. Persone cioè che, coscienti dei propri limiti, fanno riferimento a chi li può aiutare a conoscere la verità delle cose. In questo caso fanno riferimento al vero maestro che è Gesù. Poveri, quindi, sono coloro che si lasciano guidare, istruire, educare, formare da Gesù.
- Arricchire davanti a Dio
Nel corso della nostra vita terrena è importante avere e vivere un programma di vita che sia sempre in obbedienza alla volontà di Dio. Se così avviene, la vita si arricchisce di valori che sono tanto indispensabili per raggiungere il Paradiso. Quando invece non si osservano i Comandamenti, quando si cade nell’inganno del demonio, allora la vita perde il suo valore e le persone tentano poi di ricuperare terreno aggrappandosi a idoli pericolosi: il denaro, il potere e il piacere nelle sue varie forme. Questi idoli se per qualche tempo possono soddisfare, alla fine portano a delle amare delusioni e in certi labirinti dai quali è difficile uscirne. ComeCristiani siamo chiamati a compiere azioni che ci arricchiscono davanti a Dio.
- La strada giusta
La strada da seguire per arrivare ad essere fra quei poveri che Gesù chiama Beati, è fare in modo che la propria vita sia vissuta come dono e non come una ricerca di ciò che è utile e vantaggioso solo per sé stessi. Certamente, non è facile pensare agli altri prima che a noi stessi, ma noi abbiamo l’esempio di Gesù che per liberarci dalle conseguenze del peccato tutto ha donato per noi, fino alla morte e alla morte in Croce. Oltre all’esempio di Gesù, abbiamo la vita dei Santi, che in vari modi hanno sacrificato la loro vita per la Gloria di Dio e per aiutare il prossimo, basti pensare a quanto ha fatto Santa Teresa di Calcutta.
- Una sorgente di vita e di gioia
Vivere la vita come dono; spendere tempo e fatica per aiutare il prossimo non solo arricchisce davanti a Dio, ma genera in noi serenità e gioia. È conosciuta la frase che dice: “C’è’ più gioia nel dare che nel ricevere”. Un po’ tutti abbiamo qualche volta sperimentato la gioia di poter donare qualcosa a qualche persona. Non perdiamo tempo allora in cose che non hanno valore e, peggio ancora, in comportamenti carichi di egoismo. Ogni giorno sia contrassegnato da atti di carità, di servizio, di attenzione alle persone che sono in difficoltà. Rimandare a domani quello che possiamo fare oggi, è sempre un errore. Ciò che ostacola il cammino di vita aperta al prossimo, è la paura di rimanere un giorno privi di quello di cui abbiamo bisogno. L’esperienza dei Santi ci dice che la paura è la coda del diavolo. Non lasciamoci intimorire dal demonio, ma con generosità e con perseveranza, facciamo in modo che la nostra vita sia sempre un dono. Questa è la strada per essere “Beati”.
Maria ci aiuti a vivere la vita, con particolare attenzione al prossimo.