Commento al Vangelo di Luca 4,15
“INSEGNAVA NELLE LORO SINAGOGHE, E TUTTI NE FACEVANO GRANDI LODI” (Luca 4,15)

Gesù, all’inizio della sua missione “Insegnava nelle Sinagoghe, e tutti ne facevano grandi lodi”. Le Sinagoghe erano i luoghi di preghiera e di culto per i fedeli di quel tempo. Molte volte poi parlava alle persone che incontrava nel suo peregrinare lungo i villaggi della Palestina. La sua Parola raggiungeva veramente il cuore delle persone che più volte hanno riconosciuto e confermato che Gesù parlava non solo bene, ma con una forza misteriosa. Un giorno mentre insegnava nella Sinagoga di Cafarnao i presenti rimasero “stupiti del suo insegnamento, perchè insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli Scribi” (Mc. 1,22) Quello che Gesù diceva non era un riportare eventi e fatti annunciati in precedenza da altre persone, ma Lui stesso dichiarava di essere l’autore.
- Gelosie e incomprensioni
All’azione di Gesù, che si presentava come prima fonte della verità, triste é stata la reazione di Scribi e Farisei che per gelosia hanno fatto molte opposizioni alla sua Parola. Quello che Gesù diceva lo confermava molte volte con i miracoli che tutti i presenti potevano vedere con i propri occhi, ma come si dice: non c’è nessun cieco peggiore di colui che non vuol vedere. A coloro che con cattive intenzioni hanno cercato di contestare e ostacolare la sua missione, Gesù li ha ammoniti con parole molto severe: “Guai a voi guide cieche che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello” (Mt. 23,24), Allo stesso modo e con altrettanta severità, ha condannato chi abusava della propria autorità per mettere in cattiva luce la sua missione.
- L’azione dei falsi profeti
Quello che è avvenuto ai tempi di Gesù, oggi lo vediamo ripetersi ai tempi nostri. La Parola di Gesù, che troviamo nei Vangeli, molte volte viene alterata o male interpretata da falsi profeti. Di fronte a questi reali pericoli, è necessario fare riferimento a coloro che per difendere la verità del Vangelo, hanno testimoniato la verità anche con il martirio. Significative e sempre di grande valore sono le parole di Gesù che con forza ha proclamato: “Questa è la vita eterna: che conoscano te l’unico vero Dio e Colui che hai mandato Gesù Cristo” (Gv.17,3). Ogni cristiano, ha il dovere di fare tutto il possibile per arrivare a una vera intimità e relazione con il Padre che ci ha creati, con Gesù che ci ha redenti e con lo Spirito Santo che continua nel tempo ad essere per noi: Luce per capire e forza per fare.
- Il nostro atto di fede
Viviamo in un mondo che è più pagano che cristiano; pertanto, dobbiamo avere il coraggio di professare ad alta voce la nostra fede in Gesù, nostro Redentore.
San Paolo nella Lettera ai Romani dice: “Se con la tua bocca proclamerai che Gesù è il Signore e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo” (Romani 10,9). Questo è ciò che noi crediamo. Con l’aiuto dello Spirito Santo, dobbiamo arrivare a dire come San Paolo: “Per me, infatti, il vivere è Cristo” (Fil.1,21). Per arrivare a questo, non è un cammino facile, ma possibile e necessario se veramente vogliamo essere dei veri Cristiani.
Maria, la nostra mamma, ci aiuti a vivere la nostra vita in comunione con Gesù.