Commento al Vangelo di Luca 23, 38

“SOPRA DI LUI C’ERA ANCHE UNA SCRITTA: COSTUI È IL RE DEI GUDEI” (Luca 23,38)
Nella sua missione sulla terra, Gesù è stato gioiosamente accolto da molti, ma da altri, Giudei e Farisei, ostacolato e avversato fino ad essere condannato alla morte in croce.
Molte di queste umiliazioni sono state per Gesù, occasione per delle importanti catechesi. Sulla Croce avevano messo una scritta che diceva: “Costui è il re dei Giudei”. Quella scritta ha irritato gli stessi Giudei, che hanno chiesto a Pilato di toglierla, ma Pilato rispose; “Quello che ho scritto è scritto” (Gv.19,22). Così fu fatto conoscere a tutti chi è Gesù. Le persone che non credono in Gesù, fanno di tutto per mettere in ombra quello che Gesù è, quello che ha fatto e continua a fare per la salvezza dell’umanità. Queste persone non si rendono però conto che ogni freccia e cattiveria lanciata su Gesù, alla fine ritorna su di loro. Non dimentichiamo che Gesù non è soltanto “Vero uomo, ma da sempre è “vero Dio“. La storia conferma, che anche per le persone più influenti nel mondo, ogni loro progetto di cattiveria contro Gesù e contro la sua Chiesa, è sempre fallito. Quello che è stato, sarà così anche per coloro che oggi si illudono di vincere la battaglia contro l’Opera che Dio ha voluto per la nostra salvezza.
- La regalità di Gesù
È importante prendere coscienza del fatto che Gesù desideri regnare nei nostri cuori; è un prezioso dono che Gesù ci offre non è assolutamente un volere in qualche modo influire sulla nostra volontà. Questo avviene per i re di questo mondo. Quello che Gesù ci offre, è un grande atto di Amore.
– La Regalità di Gesù su di noi è una Luce che ci fa comprendere bene quello che dobbiamo fare come suoi collaboratori per l’avvento del Regno. È la forza necessaria per affrontare positivamente le difficoltà che incontriamo nell’osservare i vari comandamenti. È sostegno d’Amore tanto necessario per rendere feconda la nostra azione. È Misericordia se qualche volta, per la nostra fragilità, non riusciamo a compiere bene il nostro dovere. È un vero incoraggiamento quando le prove e le sofferenze, mettono a dura prova la nostra resistenza al male. È sempre una carica di speranza che ci rende sensibili al dono eterno che avremo se saremo stati perseveranti nel fare il bene. La Regalità di Gesù su di noi, è un grande aiuto per l’umanità, che può contare sulla presenza di Gesù Buon Pastore, che ha fatto uscire le pecore dall’ovile “cammina davanti ad esse” (Gv. 10,4).
- Amore e riconoscenza
Cerchiamo di corrispondere a tanto Amore che Gesù non cessa mai di effondere su di noi, e fare questo non con semplici parole, ma con una gioiosa disponibilità nel vivere la nostra vita quotidiana in obbedienza alla sua Parola e sempre in comunione con Lui. Vivere coscienti della presenza di Gesù, non è sempre facile specialmente in un mondo come il nostro, carico di tante tensioni. Facilmente il cammino diventa però possibile se, e nella misura in cui viviamo motivati da quello che stiamo vivendo e cioè del grande dono di avere Gesù come nostro Re. È verità di fede che la Regalità di Gesù, non è una realtà astratta, ma un’azione concreta a beneficio di tutti i credenti. È una grazia da chiedere e invochiamo per questo l’aiuto della Mamma celeste, che non si limita a guardare come vanno le cose, ma come vera mamma, interviene concretamente nel momento del bisogno.