Commento al Vangelo di Luca 22,40
“GIUNTO SUL LUOGO, DISSE LORO: PREGATE PER NON ENTRARE IN TENTAZIONE” (Luca 22,40)
Il Getzemani è un luogo che va studiato e molto meditato, per quanto è avvenuto. Quella notte, In quell’orto, Gesù ha pregato e percepito tutto ciò che stava per avverarsi a conclusione della sua missione sulla terra. Gesù ha avvertito su di sè, la gravità dei nostri peccati e si è offerto al Padre come vittima di espiazione. L’intensità di quel momento fu così grande da sudare sangue. Nel Getzemani, unitamente alla sua grande sofferenza, Gesù ha compiuto un prezioso atto di obbedienza: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà” (v.42). E’ così che Gesù ha accettato di pagare per noi tutte le conseguenze causate dai nostri peccati.
- “Pregate per non entrare in tentazione“
In quella notte di grande sofferenza, Gesù sperimentò anche la delusione causata dai suoi discepoli, che anzichè vegliare e condividere con Lui la preghiera, sono stati colti dal sonno. Gesù li ha poi richiamati dicendo: “Alzatevi e pregate per non entrare in tentazione” (v.46). Oggi, questo richiamo di Gesù, è anche per noi. Quante volte, infatti, sacrifichiamo la preghiera per nostre occupazioni umane. E’ pur vero, che la stanchezza in alcuni momenti può essere maggiormente sentita, ma non bisogna cadere in facili giustificazioni.
- Con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo?”
Con un cuore lacerato e la sofferenza per la mancata sensibilità dei suoi Apostoli, ecco arrivare anche il tradimento di Giuda. Con un manipolo di soldati, si avvicinò a Gesù per baciarlo. Non un gesto di affetto, ma un segno per indicare ai soldati quale fosse la persona da arrestare. Gesù ha risposto con parole che commuovono: “Con un bacio, tu tradisci il Figlio dell’uomo?” (v.48).
Questa è l’azione di satana, che oggi come ieri, maschera l’odio con segni di apparente amore. Quanta falsità purtroppo è in uomini e donne che, spinti da falsi sentimenti affettivi, compiono gesti che chiamano amore, ma che non sono altro che dei veri tradimenti. Facciamo attenzione a non cadere in questi gravi peccati.
- Un prezioso segno
Non passi inosservato un particolare che troviamo nel Vangelo di Giovanni, quando Gesù domandò a coloro che erano venuti nel Getzemani con Giuda per catturalo: “Chi cercate?”Gli risposero; Gesù il Nazzareno. Disse loro Gesù: “Sono io“. Vi era con loro anche Giuda, il traditore, Appena detto “Sono io”, indietreggiarono e caddero a terra” (Gv.18,4-6). Questo è stato un segno; se Gesù avesse voluto sottrarsi dalla loro cattura, sarebbe bastata una sua Parola, ma Gesù in quel momento liberamente si è consegnato a loro per la nostra salvezza. Così è iniziato il suo Calvario, fino al momento in cui sulla croce disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito. Detto questo spirò” (Lc.23,46). Quale coscienza abbiamo di ciò che Gesù ha sofferto e offerto per noi? La risposta che possiamo dare a un così grande Amore, è un quotidiano impegno di fedeltà e di obbedienza alla sua Parola.
Maria ci conceda di avere un cuore sensibile a tutto quello che Gesù fa per noi.