Commento al Vangelo di Luca 16,2
CHE COSA SENTO DIRE DI TE? RENDI CONTO DELLA TUA AMMINISTRAZIONE, PERCHE’ NON POTRAI PIU’
AMMINISTRARE” (Luca 16,2).
Verrà il giorno per tutti in cui dovremo rendere conto
di come abbiamo amministrato i talenti che il Signore ci ha affidato. Nessuno potrà sottrarsi con scuse più o meno valide. Il racconto che si legge nel Vangelo di un amministratore disonesto, è un richiamo per tutti, perchè si provveda con saggia tempestività a mettere a posto i conti, prima che sia troppo tardi.
- Chi ha tempo, non aspetti tempo
In una forma abbastanza originale, Gesù mette in guardia coloro che si ritengono persone sicure del cammino che stanno facendo, e di poter continuare il proprio lavoro senza problemi. Ma la vita è sempre carica di imprevisti. Gesù non loda il gesto compiuto dall’amministratore infedele, ma mette in evidenza l’accortezza che dimostra per evitare problemi esistenziali quando verrà licenziato. Chi ha tempo, non deve rimandare a domani quello che può fare oggi Non si può aspettare che arrivi la manna dal cielo, nel giorno in cui possiamo trovarci in difficoltà.
E’ doveroso evitare l’evitabile, in tempi opportuni.
- L’accidia
Serpeggia facilmente, anche in persone per bene, di dormire sugli allori. Non si tratta di fare cose cattive, ma non dobbiamo attardarci nel fare le cose buone.
La propria “contabilità spirituale”, va tenuta sempre sotto controllo.E’ per questo che viene detto che “I figli del mondo, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce” (v.8). Certamente i figli del mondo usano criteri sbagliati, ma di positivo hanno che in qualche modo fanno di tutto per evitare il peggio in tempi opportuni. Gesù mette in guardia coloro che per pigrizia, non fanno il loro dovere.
Fiducia nella Divina Provvidenza
Come cristiani è importante credere nell’intervento della Divina Provvidenza, ma dobbiamo fare attenzione perchè quello che siamo in grado di fare da soli, non ci viene risparmiato. Il Signore è un sapiente educatore, pertanto non ci offre un pesce sulla tavola, ma ci offre gli strumenti per pescare. Troppe volte si pretende dal Signore quello che avremmo potuto procurarci da soli. Una domanda ci dovremmo sempre fare: i talenti che abbiamo ricevuto, li abbiamo sempre spesi bene? Abbiamo fatto il possibile per impegnarli in modo da farli fruttare? Quando per pigrizia o, peggio ancora, per scelte sbagliate, abbiamo perso occasioni molto propizie, non si può pretendere che la Divina Provvidenza conceda quello che oggi ci manca. Purtroppo, ci sono persone che non fanno il loro dovere per prepararsi, anche con sacrificio, alle necessità della vita che li attende. Queste persone, non potranno pretendere che il Signore ricuperi quella preparazione alla vita che essi hanno mancato e che oggi vivono con estrema difficoltà.
- Il verbo “ricominciare“
Nella sua infinita bontà e misericordia, il Signore non manca ugualmente di venirci incontro e per il tempo che siamo ancora sulla terra, ci concede la possibilità di rimediare. Quello che ci chiede è di mettere in pratica, con tempestività e con sacrificio, il verbo preferito dai Santi: “Ricominciare”, senza perdere la speranza.
Maria ci aiuti ad essere persone umili e ad avere sempre la forza di ricominciare.