Commento al Vangelo di Giovanni 8,3
“I FARISEI GLI CONDUSSERO UNA DONNA SORPRESA IN ADULTERIO” (Gv. 8,3)

Nei tre anni di missione in Palestina, Gesù ha incontrato molte persone che hanno ascoltato e compreso il suo messaggio, ma altre persone, di un livello culturale e religioso molto alto, lo hanno invece più volte ostacolato con domande maliziose fatte apposta per metterlo alla prova così da avere motivi per accusarlo davanti alle autorità di quel tempo. Così è stato un giorno quando gli hanno portato davanti una donna sorpresa in flagrante adulterio. Ecco la domanda cattiva: “Maestro, Mosè nella Legge ha comandato di lapidare una donna come questa. Tu che ne dici?” Se Gesù avesse detto di lapidarla, sarebbe stato accusato di crudeltà, se invece avesse detto di perdonarla, sarebbe stato accusato di non rispettare la Legge. Gesù non ha risposto e si è messo a scrivere per terra, ma non sappiamo cosa abbia scritto. Richiesta con insistenza una sua risposta, Gesù disse: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei” (v.7). Detto questo, continuò a scrivere per terra. Il fatto è che i suoi nemici, udita una tale risposta, “Se ne andarono, uno per uno, cominciando dai più anziani” (v.9). La donna rimase sola e allora Gesù le disse: “Donna, dove sono i tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata? Essa rispose: Nessuno e Gesù le disse: Neppure io ti condanno; và e da ora in poi non peccare più” (v.11). Gesù ha assolto quella donna dal suo peccato, con la sua potenza Divina, poi l’ha esortata a cambiare vita: “Non peccare più”!
“Chi di voi è senza peccato…”
Gesù smaschera la maliziosa domanda fatta da quei Farisei, con una risposta che li ha messi in difficoltà: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. Chiaramente, Gesù ha fatto capire di sapere chi avesse davanti; non erano dei santi, ma delle persone non proprio a posto con la coscienza. Nessuno ha fatto una propria confessione, ma il fatto che tutti si siano ritirati, vuol dire che non erano proprio in grazia di Dio. È interessante l’annotazione dell’evangelista che dice: “Se ne andarono, uno per uno, cominciando dai più anziani”. Questa annotazione deve far riflettere, in modo particolare, tutti noi che abbiamo un’età avanzata e farci decidere sulla necessità di una urgente purificazione dai nostri peccati. Per tutti, poi, questo richiamo di Gesù è una raccomandazione ad essere molto cauti prima di sentirsi in grado di condannare chi ha peccato. Siamo tutti limitati e fragili.
La grazia del perdono
Poter ricevere il perdono dei nostri peccati, è una grande grazia. Gesù stesso, per l’Amore che ha per noi, ha voluto e istituito il Sacramento della Confessione. Oggi, quando per la nostra fragilità cadiamo nel peccato, abbiamo la possibilità, se ci presentiamo al Signore veramente pentiti, di essere perdonati e quindi riportati nella piena comunione con Dio e con i fratelli. Facciamo tesoro di questo prezioso ed efficace Sacramento che possiamo sempre ricevere. La cosa importante, però, è presentarsi al confessore veramente pentiti del peccato che abbiamo fatto.
Maria ci aiuti ad avere sempre l’umiltà necessaria, per arrivare alla riconciliazione.